Tra aneddoti e assurdità, le Filippine non smettono mai di stupire!
Paese che vai, usanze che trovi. Nelle Filippine sono tantissimi gli usi e costumi che rendono speciale questo Paese e la sua gente. E tanti sono gli aneddoti e i modi di fare che entrano a far parte della tua vita quotidiana se vivi qui da un po’ di tempo.
Vengo nelle Filippine dal 2017, ho visitato diverse isole, ho vissuto a Manila per un anno e ora vivo a Siargao.
E posso dire con certezza che i filippini sono persone fantastiche e per certi versi terribilmente graziose.
In un altro articolo ho parlato ho condiviso aneddoti e curiosità sulle Filippine, ma ora voglio raccontare e condividere quelle situazioni e quei piccoli dettagli quotidiani che sono ormai diventati parte integrante della mia quotidianità .
Ho così preparato una lista delle cose che solo chi vive nelle Filippine come straniero può capire.
1. Chiami tutti “Kuya”, “Ate”
Kuya e Ate sono nomi o meglio dire “titoli” che vengono utilizzati per chiamare le persone, quando non ne conosci il nome.
Kuya è usato al maschile per gli uomini, mentre Ate al femminile per le donne.
Quando sei in un ristorante e devi chiamare il cameriere, quando sei al supermercato e hai bisogno di chiedere un’informazione, quando sei alla stazione dei bus e hai bisogno di chiamare l’autista oppure quando vuoi chiedere al driver che guida il triciclo quanto costa la tratta.
In italiano potrebbe essere l’equivalente di “Mi scusi?”, però noi usiamo il modo impersonale per chiamare le persone, mentre qui nelle Filippine è più diretto.
In alternativa, si usa spesso “sir” per gli uomini e “ma’am” per le donne (questa forma è vista più elegante e cortese).
2. Il termine “po”
Il termine “po”, utilizzato soprattuto tra chi parla Tagalog (meno usato nelle regioni dove si parla visaya), viene detto alla fine di ogni frase in segno di rispetto.
Se vuoi essere rispettoso, soprattutto con una persona più grande di te, aggiungi “po” nella domanda quando chiedi un’informazione, quando vuoi ringraziare, oppure quando vuoi semplicemente dire qualcosa e vuoi essere gentile con la persona che hai di fronte.
Qualche esempio:
– Salamat po! = Grazie!
– Pabili po ng 2 itlog = Vorrei 2 uova (se entri in un piccolo alimentari ad ex.)
– Para na dito po – Fermati qui (quando sei sui jeepney e vuoi scendere alla fermata)
– Anong oras po darating ang bus? = A che ora arriva il bus?
3. La tua borsa viene controllata quando entri nei luoghi pubblici
A Manila, così come nelle grandi città filippine e anche in alcune cittadine più piccole sul mare, quando entri in un centro commerciale, in un supermercato, in una banca, al cinema, in un bar, etc.. ti controllano la borsa. A Manila ci sono centri commerciali così affollati di gente che spesso devi fare la fila, perché ogni persona deve aprire la borsa all’ingresso.
A volte controllano più accuratamente, altre volte danno un veloce sguardo senza realmente vedere cosa tu abbia dentro la borsa…
Generalmente ci sono due linee, una per le donne e una per gli uomini, perché a volte viene fatto anche il body-scanner come in aeroporto (soprattutto nei luoghi più grandi).
Quando vivi nelle Filippine da un po’, sei talmente abituato a questa cosa che arrivi all’ingresso del centro commerciale o supermercato di turno già con la borsa aperta, per fare prima!
3. Il Jeepney è il re della strada
In una strada filippina puoi incrociare di tutto: auto, camion e furgoncini vari, autobus, centinaia di motorini, biciclette, tricicli, carretti…ma a vincere su tutti è il Jeepney, una sorta di autobus pubblico aperto (non ha porte e finestrini come gli autobus standard).
Si sale e si scende dalla parte posteriore ed al suo interno ci sono 2 lunghi sedili, uno di fronte all’altro.
Il Jeepney non ha fermati particolari. La gente sale e scende dove e quando gli pare. Per salire, basta fare un gesto all’autista direttamente dal marciapiede e l’autista si ferma dove può, mentre per scendere basta sbattere con la mano contro il tetto in alluminio ed urlare “Para! Para po!” vale a dire “Fermati per favore!”.
Il costo di ogni tratta va solitamente dai 2 ai 15 pesos (dai 5 ai 20 centesimi).
Io ho usato il jeepney più volte e il viaggio, ti assicuro, è un’esperienza!
Li trovi principalmente nelle grandi città e nelle cittadine di provincia. Nelle isole più piccole, tra i villaggi, è più difficile trovarli ma puoi trovare autobus più piccolino (il concetto è sempre lo stesso, ma il bus è più simile a un mini van).
4. Se vuoi ordinare qualcosa nel menù, probabilmente non è disponibile
Capita diverse volte, soprattutto nei ristoranti “super local” dei piccoli villaggi: vai in un ristorante, ti viene dato il menù (molto spesso con una scelta piuttosto ampia di piatti), ma casualmente, il piatto che scegli non è disponibile!
“Sorry ma’am, not available” , questa è la tipica frase detta dal cameriere.
E allora niente, scegli un altro piatto, augurandoti che sia disponibile, ma a volte ti viene ripetuta la stessa cosa “Not available”.
Per agevolare il tutto è sempre meglio chiedere “Cosa avete di disponibile?”, così da evitare inutili patemi.
5. Gli asciugamani anti sudore e anti caldo
Se visiti le Filippine, ti capiterà di vedere spesso tante persone indossare un asciugamano, una maglietta o un piccolo pezzo di stoffa, sotto il colletto della maglia o camicia.
Hai presente quando vai a fare jogging e ti metti un asciugamano attorno al collo per asciugarti il sudore?
Ecco, i filippini mettono l’asciugamano o una maglia al collo quotidianamente, per uscire in strada, per andare a fare la spesa, per andare al lavoro.
Molte persone utilizzano una tshirt anche come “cappello” per proteggere la testa dal sole: una semplice maglietta di cotone che viene infilata a metà testa e poi arrotolata con le maniche che restano a penzoloni ai lati del collo. Non c’è niente di più comune, soprattutto sulle isole
6. La carta igienica al posto dello scottex
Partiamo dal fatto che in tanti bagni pubblici, soprattutto sulle isole, molto spesso la carta igienica non viene fornita, per evitare che venga buttata nel water (purtroppo i sistemi di scarico non sono come i nostri e l’utilizzo di carta igienica intaserebbe completamente tutto). I filippini quindi sono abituati ad utilizzare semplicemente l’acqua ed eventuali fazzolettini o salviette che vengono poi buttati altrove (se c’è un cestino, perfetto, altrimenti dove capita…)
Ricordati quindi questo particolare e porta con te delle salviette (ma non buttarle nel water).
La carta igienica però viene spesso utilizzata come scottex.
Ovviamente questo non avviene nei ristoranti moderni e più sofisticati, ma nelle locande più semplici può capitare molto spesso.
Un bel rotolo di carta igienica sul tavolo e via! Quello è il tuo tovagliolo!
7. Come aprono i pacchetti di patatine
Si tratta di un semplice aneddoto, ma ogni volta che vedo un filippino aprire un pacchetto di patatine chips rimango sempre piacevolmente sorpresa.
Invece di aprire il pacchetto dalla parte superiore, il sacchetto viene aperto sul lato frontale. In realtà è un’idea geniale! Quando metti il sacchetto di patatine o arachidi sul tavolo, è super comodo prenderne una alla volta.
8. Il traffico. Non c’è un’ora di punta, il traffico è costante
Mi riferisco soprattutto a Manila o in città piuttosto grandi come Cebu o Tagbilaran. Appena arrivi in città, credi di essere arrivato in un orario di punta o in un giorno particolare, però no.
A Manila il traffico c’è sempre. La fascia oraria peggiore va dalle 7 del mattino alle 8 di sera… non male no?
Il giorno peggiore della settimana? Il venerdì, soprattutto il venerdì verso sera.
Bisogna avere pazienza, bisogna essere preparati a passare ore in mezzo alla strada. Quando vivevo a Manila, ero privilegiata perché vivevo e lavoravo nello stesso quartiere e potevo raggiungere il mio ufficio a piedi, oppure spostandomi in motorino (guidato dal driver di turno ovviamente), però chi lavora fuori da Metro Manila, si deve svegliare ogni mattina alle 4 per poter essere al lavoro alle 9.
Io non potrei mai, nella vita.
I filippini si, possono.
9. I filippini dormono ovunque
All’inizio mi sembrava assurdo, ora non ci faccio più caso.
Un filippino può dormire ovunque e ha la capacità di addormentarsi nel giro di pochissimi secondi e dormire profondamente anche per soli 5 minuti.
Si addormenta appena salito sul jeepney, seduto sotto una palma, seduto ai bordi della strada, su di un’amaca, sulla sella del proprio motorino, all’interno del proprio triciclo, sdraiato su di un tavolo, etc.
Capita a volte di entrare in un edificio pubblico e chi lavoro alla reception, stia dormendo. A volte fanno così tenerezza che ti dispiace svegliarli.
Io che ci metto anni per addormentarmi, vorrei essere come loro.
10. Qualsiasi tassista ti chiama per strada
Questo in verità avviene in Asia in generale, però a Manila è la pura quotidianità.
Non importa se tu abbia fatto involontariamente un cenno con la mano o non abbia fatto assolutamente niente. Se cammini per strada e ti passa un taxi vicino, nel 98% delle volte ti sentirai dire “Taxi ma’am??”.
Può essere un taxi, un triciclo, una moto.. e finché non dici di no, facendo un cenno con la testa o a voce, non smetterà di chiedertelo. All’inizio mi dava fastidio, poi diventa normalità.
11. Gli infiniti sacchetti della spesa
Quando vai a fare la spesa vengono spesso usate quantità industriali di sacchetti. C’è da dire che tutti i sacchetti sono di carta e non di plastica e per questo “Chapeau”, però a volte ne usano troppi.
La particolarità sta inoltre nella scelta di dividere il cibo da tutti gli altri prodotti. Quando arriva alla cassa del supermercato, la cassiera separa accuratamente i prodotti alimentari dai prodotti per il bagno o per la pulizia, come ad es. creme corpo, deodoranti, sapone. Si utilizzano due sacchetti separati, come se i prodotti per l’igiene contaminassero il cibo (anche se chiuso e sigillato).
Ed è inutile cercar di far capire loro che possono mettere tutto assieme in un unico sacchetto. Loro devono rispettare questa cosa.
12. I prodotti venduti separatamente (anche i medicinali)
All’inizio mi sembrava stranissimo, ma se ci pensi è davvero un’ottima idea, perché si evita di sprecare cibo o qualsiasi altro tipo di cosa tu abbia comprato.
Nelle farmacie puoi acquistare le pastiglie separatamente (per il mal di testa, mal di pancia, influenza, etc…) evitando così di sprecare una scatola intera che magari farai scadere. Nei supermercati trovi minuscole confezioni di patatine o di biscotti (con 3 o 4 biscotti), piccoli brick di latte, mini sacchetti di shampoo o detersivo per lavare i vestiti e tantissime merendine vengono vendute singolarmente.
Stesso discorso vale per le sigarette. In quelli che si chiamano “sari sari shop”, i piccoli negozietti locali, puoi comprare una sigaretta o due, senza dover comprare l’intero pacchetto.
13. Cosa si vende nelle farmacie
Le farmacie nelle Filippine sono dei veri e propri mini supermercati.
Non trovi solamente medicinali o prodotti specifici per la salute, ma potrai anche comprare snacks, vino, rhum e sigarette.
Una situazione inimmaginabile nelle nostre farmacie, ma qui funziona così.
A Siargao io ho trovato la mia farmacia di fiducia dove vado a comprare sempre il vino!
14. Il rhum in un unico bicchiere
Se esci con gli amici, ma ti può capitare di essere anche con persone random amici di amici, e si decide di bere rhum tutti assieme, preparati al fatto che verrà utilizzato un unico bicchiere per tutti.
Il bicchiere di rhum (accompagnato, a volte, da un bicchiere di succo di mela) viene passato da una persona all’altra che dopo lo shot, riempie il bicchiere per la persona seduta accanto a lui a cui spetta il turno successivo.
E così, a rotazione. In alcuni casi, se vedono che uno straniero non è particolarmente entusiasta di condividere il bicchiere con tutti gli altri, gli viene gentilmente offerto un bicchiere separato per l’uso personale.
15. Le cose che non credi abbiano senso, nelle Filippine funzionano
Tante volte mi capitano situazioni che mi fanno dire “Ma perché?!”, ma poi ti rendi conto che c’è poco da domandarsi. Le Filippine sono così, a volte con regole e risposte senza senso.
Ricordo qualche mese fa, quando in una caffetteria di un centro commerciale avevo chiesto un caffè macchiato da asporto.
Il cameriere continuava a dirmi che non potevano prepararmi il caffè macchiato, perché non avevano il bicchierino piccolo da asporto in cui versarlo, ma solo quello grande.
Nonostante cercassi di far loro capire che a me andava bene anche il bicchiere grande (pagando eventualmente la differenza), ho dovuto rinunciare al caffè.
L’unica risposta è stata “No ma’am, I’m sorry ma’am”.
Il motivo e il senso di ciò lo conoscono solo loro… ma sei nelle Filippine e funziona così.
Se sei stato in viaggio nelle Filippine o hai vissuto qui per un tempo e vuoi condividere qualche aneddoto simpatico? Scrivimi un commento!
ciao Martina
Sono italiano come posso fare per avere una visura catastale di immobili di un filippino residente in filippine
Grazie Ciao Mario
Ciao Mario, purtroppo non ho questo tipo di informazione. Puoi provare a scrivere nel gruppo di “Italiani nelle Filippine” su Facebook, lì magari possono aiutarti.
Sono stato a Manila e d’intorni 3 volte perche` mia moglie e` del posto. La prima volta a marzo 2010 per il nostro matrimonio celebrato secondo le loro abitudini, fantastico. Condivido tutto cio` che hai scritto. Sono esperienze indimenticabili, non vediamo l’ora di tornarci. Kuya e Ate vengono usati per rispetto quando per esempio si chiedono informazioni, ma significano fratello e sorella maggiore. Infatti mia moglie chiama suo fratello Kuya, perche` piu` grande, mentre se si rivolge a una delle sorelle maggiori usa il termine Ate. It’s more fun in Philippines.
Esatto, “It’ more fun in the Philippines” 🙂 Quanto mi mancano le Filippine, non vedo l’ora di tornarci!!