Filippine, quando l’itinerario è tutta una sorpresa…
Nelle Filippine ci sono circa 7000 isole e vederle tutte è forse praticamente impossibile. Conoscerle tutte, è altrettanto impossibile.
Quando ho deciso di visitare le Filippine, avevo in mente solo il nome di due isole.
Le Camotes Islands non sapevo neanche esistessero, ma quando si viaggia, ciò che più amo fare è scoprire, scoprire luoghi che non conosco, ma che so ricorderò per sempre.
Avevo raggiunto Malapascua per andare a trovare un amico che vive lì da diverso tempo e su questa minuscola isoletta, ho conosciuto 3 ragazzi di Barcellona.
Dopo aver trascorso qualche giorno insieme, i tre ragazzi mi dissero che avrebbero cambiato isola…ed io, non avendo piani, mi sono aggregata!
E così all’improvviso, ho scoperto le Camotes Islands.
Dove si trovano le Camotes Islands e come si raggiungono?
Le isole di Camotes sono tre piccoli isolotti a lato dell’isola di Cebù, precisamente a un’ora e mezza di ferry. Sono tre: Pacijan Island, Poro Island e Ponson Island.
E’ al porto dell’isola di Pacijan che arrivano i traghetti provenienti dall’isola di Cebù, precisamente dal porto di Danao.
Il traghetto raggiunge il porto di Consuelo. Il costo del viaggio varia a seconda che tu voglia prendere il ferry express o quello più lento, che tu voglia stare nella sala con l’aria condizionata oppure no.
Io ho pagato 180 pesos, vale a dire 3€, per il ferry lento e senza aria condizionata….cosa c’è di più bello che stare fuori con i capelli al vento respirando l’aria di mare? 🙂
Le due isole di Pacijian e Poro sono collegate via terra da un ponte lungo circa un km e mezzo, mentre l’isola di Ponson, molto rurale e poco accessibile, si raggiunge solo via mare.
Cosa offrono le Camotes Islands?
Relax, spiagge da sogno, mare trasparente, batidos di mango gustosissimi, tanta natura, tanta spensieratezza.
Su queste tre isole non ci sono turisti. E’ incredibile se si pensa quanto siano facili da raggiungere se si arriva sull’isola di Cebù in aereo. Essendoci l’aeroporto, infatti, a Cebù atterrano diversi turisti ogni giorno ma, chissà perché, le isole Camotes non le conosce nessuno.
Un paradiso incontaminato, dove regna la natura. Colline ricche di vegetazione, palme, risaie, spiagge di sabbia bianche, cascate, grotte, laghi.
Nell’isola Pacijian ci sono le cittadine più popolate quali Santiago e San Francisco, dove una sera abbiamo partecipato ad una sagra paesana tra street food e musica. Pura vita local! 🙂
Qui puoi visitare il grande Lago Danao, esplorare cascate e caverne tra cui Bukilat Cave, Guadalupe Cave e Timubo Cave, quest’ultima raggiunta in motorino insieme ai miei amici e ad una ragazza del posto.
Al suo interno, una piscina naturale dove tuffarsi e nuotare….uno spettacolo della natura!
In quest’isola si trova anche una delle spiagge più spettacolari, la spiaggia di Esperanza.
Ricordo come fosse ieri il momento in cui ho messo i piedi nella sabbia, così bianca e fine, e ho guardato il mare, incredibile….
Nell’isola di Poro si trova il punto più alto, Altavista, situato a 388 metri sul livello del mare. Si può raggiungere in motorino attraversando strade sterrate, palme e villaggi rurali.
La vista da lassù è meravigliosa e la pace, lo è ancora di più.
Luoghi da non perdere nelle isole Camotes
Se vieni nell’arcipelago delle Camotes, sicuramente non devi perderti:
- la spiaggia di Esperanza: già citata sopra, ma non voglio che te la dimentichi! 🙂
- la spiaggia di Mangodlong Paradise: è la spiaggia privata di un resort, ma l’accesso è libero a tutti e non si paga nulla per entrare. Anche qui acqua e spiaggia sono fantastici.
- la baia di Santiago: questa baia nasconde delle calette incantevoli, raggiungibili solo se l’istinto ti porta a perderti tra le strade dell’isola. Nessuna mappa alla mano, ma solo tanta voglia di scoprire ciò che di più autentico regala questo luogo.
Cosa ho amato di più di queste isole
Che io ami le spiagge ed il mare lo sanno tutti e di queste isole ho adorato ogni singolo granello di sabbia ed ogni singolo corallo. Ciò che però ho apprezzato di più qui, sono state le persone, la loro gentilezza, la loro genuinità, la loro voglia di conoscerti ed aiutarti.
Una delle prime persone è stata una ragazza, conosciuta sul traghetto che da Cebù ci portava a Camotes. Una ragazza carinissima e sorridente che dopo un po di chiacchiere (in inglese) ci chiede dove avremmo dormito la notte, una volta arrivati a Pacijian.
Noi non avevamo prenotato nulla e lei preoccupatissima ci fece capire che non sarebbe stato facile per noi trovare qualcosa, perché sull’isola, oltre ai pochissimi e costosi resort, ci sono solo alcune guest house non facili da trovare.
Nel giro di 15 minuti ci aveva “salvato la vita”: suo babbo ed altri amici ci sono venuti a prendere al porto in moto e ci hanno accompagnato presso la guest house di un loro conoscente. Non solo! La sera stessa abbiamo cenato a casa sua, con la sua famiglia e così anche il giorno dopo, a pranzo, per il compleanno del papá!!
Una famiglia adorabile, gentile, sorridente e con la voglia di chiacchierare nonostante non si parlasse la stessa lingua…. Ma questo viaggio mi ha insegnato che anche se non si parla la stessa lingua, non importa.
A volte un gesto o un sorriso, valgono più di mille parole!
Per le restanti notti abbiamo dormito in una guest house vicino alla baia di Santiago, ma purtroppo il nome non lo ricordo…o forse non ce l’aveva neanche! 🙂
E’ questo il bello di queste isole. Non ci sono turisti, non ci sono hotel, non ci sono insegne luccicanti di ristoranti, non ci sono autobus pieni di cinesi in vacanza.
Ci sei solo tu, le persone del luogo e la natura. Cos’altro chiedere di più?
Ricordo ancora quel giorno che ci si bucò una ruota del motorino.
Qui non ci sono gommisti o vere e proprie stazioni di servizio, ci sono solo le mani di buone persone che sono disposte ad aiutarti appena hai un problema.
E la benzina viene venduta in bottiglie di Coca Cola… 😉
A lato delle strade puoi trovare dei cartelli con scritto “ Vulcanizing”: quando leggi ciò, significa che lì si trova qualcuno che può aiutarti a riparare la moto.
E così una mattina, un signore ci ha fatto entrare nel suo giardino, ci ha fatto sedere su di una panchina e ci ha sistemato la ruota.
Nell’attesa, noi ci siamo divertiti a giocare e scherzare con i bambini che passavano per strada, che non essendo abituati a vedere facce straniere, si fermavano stupiti ad osservarci.
Costo del lavoro? 0,50 centesimi di euro. Avremmo voluto pagarlo di più, ma non abbiamo potuto. Non ce l’ha permesso. Ci ha salutato con un sorriso.
E’ questo, il paradiso all’improvviso. Non sono solo i luoghi magici, ma le persone, la loro anima buona.
Il tuo sentirsi a casa anche quando sei dall’altra parte del mondo.
Camotes Islands nel cuore.
Hai fatto una bellissima descrizione e tutto è molto interessante noi però avremmo bisogno di mettere giù un itinerario perché arriviamo a Manila il 23 gennaio e non sapevamo se spostarci subito verso Cebu e visitare quelle isole che hai detto tu le camotes per poi andare a panglao o al nido ci puoi dare qualche informazione abbiamo circa 20 GG.
Però gli ultimi tre quattro giorni li vorremmo passare nell’isola di Luzon partendo da Angeles city e fare un giro in moto fino alle risaie e a Sagada. Per poi tornare a Manila e ripartire per l’Italia
Poi gli ultimi tre quattro giorni vorremmo fare
Ciao Santino, se vuoi mandami un’email a martina@photographerofdreams.com e ne parliamo in dettaglio. Posso offrirvi il mio servizio di consulenza e prepararvi un itinerario di viaggio dettagliato. A presto, Martina
Ciao Martina,
Il tuo blog é molto di ispirazione, quest’estate vorrei andare per la prima volta nelle Filippine!
Ti volevo chiedere due cose: secondo te é troppo azzardato per via del clima puntare solo sulle visayas e nulla sulla costa orientale? Mi ispirava di più l’area centrale ma temo che possa piovere sempre.
Poi avrei due domande molto pratiche a te che sei esperta del posto: serve una carta di credito per il noleggio degli scooter? E serve la patente internazionale? Se si quale delle due tipologie?
Ti ringrazio tantissimo per il tuo aiuto!
Sara
Ciao Sara, grazie mille!!
Tra l’altro mi hai ricordato che è ora che aggiorni questo articolo! 😉
Quanto tempo hai a disposizione? E quando parli di estate, a che mese ti riferisci esattamente? Perché potrebbe cambiare..agosto ad esempio è forse il mese più a rischio per le Visayas perché arrivano le correnti da Luzon dove è periodo di tifoni. Però è difficile da dire, il clima tropicale è sempre così ballerino…perché magari, a seconda delle correnti, al contrario sull’arcipelago arrivano le correnti da est e puoi trascorrere giornate perfette di sole.
Per quanto riguarda la carta di credito…per mia esperienza, non mi è mai stata richiesta sulle isole. Forse potrebbero richiedertela se vuoi guidare a Manila (ma io eviterei di prendere il motorino a Manila eheh).
Per quanto riguarda invece la patente, io ho sempre mostrato quella italiana (almeno all’inizio, perché dopo tre mesi che sei nel Paese devi fare il passaggio a quella filippina, ma se vieni in vacanza, puoi mostrare quella italiana). Io i primi tempi avevo anche quella internazionale (non ricordo quale, è scaduta da un pezzo), ma non me l’ha mai chiesta nessuno.
Ciao Martina!
Grazie per la risposta. Ho prenotato i voli sono super emozionata! Andró ad agosto 3 settimane! Probabilmente mi conviene fare un po’ di visayas e o siargao o camiguin sulla costa orientale per sperare in un meteo migliore?
Tra l’altro questo articolo sulle isole Camotes mi ha ispirato tantissimo e mi piacerebbe inserirle nel giro, quanto giorni suggeriresti?
Ti ringrazio molto anche per le informazioni sui motorini! Di solito i motorini che ti noleggiano nelle Filippine sono per due persone?
Scusa per le troppe domande , ma credo di non poter trovare persona più esperta di te sulle Filippine, ormai mi sono letta tutti gli articoli che hai pubblicato
Grazie!
Sara
Ciao Sara, si..visto il periodo io mi concentrerei su Siargao e Camiguin e qualche giorno nelle Visayas (che è la zona più a rischio piogge purtroppo).
Chissà come sono ora le Camotes! Io ci sono stata nel 2017, chissà se sono cambiate o sono ancora così “incontaminate”. Io starei 2 o 3 notti massimo, perché sono piccoline.
Per quanto riguarda i motorini, si..puoi noleggiare i tipici scooter per due persone 🙂
Non ti preoccupare, fammi pure le domande che vuoi! Puoi anche scrivermi direttamente su Instagram o via Facebook, che magari comunichiamo più velocemente.
A presto,
Martina
Ciao grazie mille per le tue descrizioni, mi hai fatto venire voglia di andare alle Camotes…. Sto organizzando il terzo viaggio nelle Filippine per gennaio-febbraio 2020, dopo una settimana nella zona delle risaie e montagne ci restano circa 12 giorni per relax mare.
L’idea iniziale era di fare Malapascua e Bantayan, ma ora ci sto pensando e mi piacerebbe inserire qualche giorno alle Camotes. Tu che sei stata sia a Malapascua che a Camotes, quanti giorni consigli in ogni posto? Altra domanda: il trasferimento da Malapascua alle Camotes l’avete fatto via terra, quindi barca su Maya porto poi van fino a Danao e nuova barca, esatto? Oppure esiste un modo di spostarsi tra i due arcipelaghi direttamente con una barca?
Ti ringrazio di nuovo se vorrai rispondermi e complimenti per le foto del tuo blog! Bellissime!
Ciao!
Giovanna
Ciao Giovanna,
si, ti confermo che lo spostamento l’abbiamo fatto via terra, quindi da Malapascua siamo tornati su Cebu e poi dal porto di Cebu City abbiamo preso il ferry per raggiungere Camotes Islands. Non so se in questi ultimi 2 anni siano cambiate le cose, ma quando sono stata io, non c’era il collegamento diretto via mare.
Per quanto riguarda i giorni, dipende… Malapascua è piccolissima ed è indirizzata prevalentemente a chi fa immersioni, quindi se non fate immersioni io direi di rimanere solo 2 o 3 giorni, mentre a Camotes Island magari 3 o 4 giorni (sono piccine anche loro).
Grazie mille Martina, noi non facciamo immersioni ma solo snorkeling. Per diversificare un po’ la “sosta mare” credo che opteremo per Camotes e Bantayan, della quale mi hanno parlato bene.
Un abbraccio e buoni viaggi!