DUBLINO, IRLANDA – Chiara
Mi chiamo Chiara, ho 27 anni, una laurea umanistica e un’enorme passione per la scrittura e i viaggi.
Qualche mese fa, insieme al mio ragazzo, mi sono trasferita a Dublino per lavoro. Nel nostro blog Viaggiascrittori, nelle rubrica “The Irish Diary”, raccontiamo le nostre esperienze da expat e le bellezze irlandesi.
Cosa ti ha spinto a lasciare l’Italia?
Sono partita per l’Irlanda nel settembre 2017. A febbraio avevo fatto domanda per lavorare come assistente di italiano all’estero con un bando annuale del Ministero dell’Istruzione. Qualche mese dopo ho scoperto di aver superato la selezione e ho iniziato a progettare il trasferimento. Sono laureata in Lingua e cultura italiane per stranieri, quindi per me era un’occasione irripetibile per lavorare nel mio ambito di studio, senza contare il fatto che in Italia non avevo un’occupazione stabile.
Tu ed il tuo ragazzo avete scelto Dublino. Come mai questa scelta?
È stata, più che altro, una scelta obbligata, dal momento che le scuole a cui sono stata assegnata come assistente si trovano a Dublino. Avevo già visitato l’Irlanda qualche anno prima in vacanza e me n’ero innamorata al punto da sceglierla come destinazione per il mio incarico.
Dublino è una città in cui ci sono moltissime opportunità di lavoro per chi decide di emigrare, perché qui hanno sede multinazionali come Google, Facebook, Airbnb (solo per citarne alcune). Marco, il mio fidanzato, era anche lui senza lavoro in Italia, perciò ha deciso di accompagnarmi in Irlanda e tentare la fortuna. È stata una scelta vincente: in poco tempo è riuscito a trovare lavoro in una grande azienda con un contratto a tempo indeterminato.
Cosa più vi piace di Dublino?
Dublino è una città molto allegra e accogliente. Colorata e festosa come i suoi pub, da cui esce musica a tutte le ore. È una capitale a misura d’uomo in cui confluiscono persone da tutto il mondo in cerca di lavoro e per studio. Ha decisamente un’atmosfera speciale!
Certo, non è tutto rose e fiori: per esempio c’è una fortissima crisi immobiliare, che la rende una delle città con gli affitti più cari d’Europa e anche i trasporti pubblici non hanno quella puntualità che ci si aspetterebbe in un paese del nord….ma davanti a un tramonto su Ha’penny Bridge le si perdona tutto facilmente.
Com’è il popolo irlandese?
Gli irlandesi sono uno dei popoli più straordinari che mi sia capitato di conoscere. Ottimisti per natura, gentili fino all’invadenza, sono pronti a prenderti per mano e ad accompagnarti a destinazione se ti vedono con una cartina in mano. Amano lamentarsi del clima – si dice che in Irlanda ci siano quattro stagioni in un giorno, ed è vero, ma forse è l’unica cosa di cui si lamentano: hanno grande pazienza e spirito di adattamento.
Se trovano un ostacolo sul loro cammino, non si accaniscono per rimuoverlo: fanno un giro largo attorno oppure tornano indietro dicendo “magari domani la strada si sarà liberata”.
Che consiglio daresti a chi vuole trasferirsi a Dublino?
Chi vuole trasferirsi a Dublino per lavoro deve mettere in conto un investimento economico iniziale abbastanza consistente, sui 1500 euro. Infatti il caro affitti rende difficile trovare una sistemazione economica in poco tempo: spesso si finisce per passare del tempo in ostello o con famiglie del posto mentre si cerca casa. Per prima cosa, bisogna concentrarsi sulla ricerca di lavoro, perché senza un contratto in mano è quasi impossibile affittare una stanza o un appartamento. Una volta trovata casa, ci sono le caparre da pagare…
Ovviamente, partire con una base di inglese abbastanza solida sarebbe preferibile: una volta sul posto si può pensare di iscriversi a un corso di lingua, ci sono tantissime scuole.
Il mio ragazzo Marco ha scritto questa guida sul nostro blog con tanti consigli utili per chi sta pensando di trasferirsi a Dublino.
…e a chi vuole fare un’esperienza all’estero, ma non ha ancora avuto il coraggio di fare il salto, che consiglio daresti?
Un paio d’anni fa non avrei mai pensato di fare un’esperienza simile. Non sono una persona coraggiosa – nemmeno un pochino – e affrontare un trasferimento all’estero mi spaventava non poco, ma essere insieme alla persona per me più importante ha reso tutto più semplice. Perciò do questo consiglio: se non riesci a saltare da solo, trova qualcuno che ti dia lo slancio.
Non pensare alla tua esperienza in termini definitivi: puoi sempre trasferirti per qualche mese e vedere come va. Se decidi di tornare indietro, non sarà stato un fallimento, ma un arricchimento personale che altrimenti non avresti mai sperimentato.
Perché credi sia importante viaggiare?
Credo che viaggiare sia essenziale per espandere i propri orizzonti personali, liberarsi di pregiudizi e abitudini legati alla nostra cultura per scoprire che c’è tanto altro là fuori, che non siamo speciali o migliori degli altri, ma anzi culturalmente limitati.
In particolare amo viaggiare alla ricerca di architetture, cibi e paesaggi diversi dai miei: amo lasciarmi sorprendere e abbracciare il nuovo, in tutte le sue forme.
Un’ultima considerazione, che io amo definire “Sentirsi a casa nel mondo”.
Tu ti senti a casa a Dublino?
Sentirsi a casa ovunque nel mondo. Quella piacevole e confortante sensazione di sentirsi a casa propria anche se sei dall’altra parte del pianeta.
Devo essere sincera, non ho ancora trovato un posto nel mondo in cui mi sento a casa. La mia casa è il movimento da un posto all’altro, il treno che fila via veloce e apre orizzonti e possibilità. Dublino mi ha fatto da casa per un po’, è stata accogliente come una casa vera, ma sono già proiettata oltre. Verso il prossimo pezzetto di mondo da fare mio.