Nicoletta
Piacere! Sono Nicoletta, una Travel blogger, o per lo meno, provo a diventarlo! A dicembre dello scorso anno sono partita con una sfida: fare il giro del mondo grazie ai miei contatti social (media) e raccontare tutto, appunto, in un blog.
A nove mesi di distanza posso dire con serenità che siamo più connessi di quanto non ci immaginiamo e che tutto questo può essere bellissimo se fatto nel modo giusto.
Prima di partire lavoravo in un’agenzia di eventi, comunicazione e marketing ma lavoravo anche come consulente freelance di comunicazione non convenzionale multicanale, producer, hostess, cameriera, promoter,… Insomma, ho fatto tanti tanti lavori, in ordine sparso, ed ognuno ha contribuito a creare la persona che sono oggi.
Cosa ti ha spinto a lasciare l’Italia ed intraprendere questo lungo viaggio?
L’amore per il viaggio. Tanti scappano da qualcosa ma per me non è stato così: amavo e amo il mio lavoro ma senza curiosità il cervello pian piano si spegne e il mio mi chiedeva di riempirlo di nuova bellezza.
Un anno per girare il mondo. Su che base hai scelto le tappe del tuo viaggio?
È stato un lungo percorso fatto di scelte difficili ma che principalmente cercava di collegare più luoghi possibili della mia “lista dei desideri” nel momento giusto dell’anno. Forse più della metà sono stati soddisfatti anche se strada facendo se ne sono aggiunti molti altri.
Ad oggi, qual’è il paese che più ti ha colpito?
Il Messico. Qui si ha una natura pazzesca con spiagge caraibiche, cenotes e animali che da noi non esistono, la cultura lasciata dai Maya, cibo delizioso per tutti i gusti ed un popolo amichevole e simpatico. Quindi primo posto nella mia personale classifica per il Messico!
Ci sono stati momenti in cui avresti voluto fermarti e tornare a casa?
Fermarmi e tornare mai, chiaro, ci sono momenti più difficili, momenti in cui succedono cose a casa a cui tu non puoi partecipare ed essere con le persone che ami di più ma questo viaggio è stata una scelta pensata, desiderata e conquistata e va portato fino in fondo.
Solo se succedesse qualcosa alla mia famiglia o qualcosa di fisico che non mi permette di continuare mi fermerei, altrimenti sempre avanti con mare bello o con la tempesta.
Qual’è l’aspetto più importante da valutare per organizzare un viaggio di questo tipo?
Forse il perché si parte e valutare se si è davvero pronti mentalmente, fisicamente ed economicamente. È un viaggio così impegnativo da questi tre punti di vista che se solo uno crolla è un disastro e si potrebbero avere dei problemi.
Per chi sogna di partire ma non ha ancora avuto il coraggio di farlo, che consiglio daresti?
Di lasciar la paura a casa e preparare la valigia. Il mondo accoglie le anime pulite e coraggiose, le persone le aiutano in questo viaggio e la maggior parte delle nostre paure sono solo nella nostra testa.
Ogni passo va fatto con un po’ di cosciente incoscienza sapendo aspettare il momento giusto, ma allo stesso tempo si deve essere pronti a saltare quando arriverà il momento giusto.
Follow your dreams. Qual’è il tuo sogno più grande ora?
Una famiglia. Sorpresa, eh? Ma che ti devo dire, sono italiana fino in fondo in questo è davanti ai miei oggi ho l’esempio dei miei genitori che anche quando le cose non andavano bene, hanno avuto la forza e il coraggio di portarle avanti facendo crescere me e mio fratello con valori così profondi che nulla mai ci strapperà.
Forse anche per questo sono così esigente con me stessa e con quello che sarà il mio compagno un giorno: o sarà la persona giusta o niente.
Tre parole per descrivere perché dobbiamo viaggiare
Per conoscere noi stessi, per scoprire e imparare a rispettare la bellezza del mondo, per aprire la nostra mente e riuscire a metter da parte i pregiudizi.