Un paese bellissimo, un paese che ti tiene stretto e non ti lascia andare, ma l’Australia non è un paese per tutti.
La terra dei canguri affascina, offre paesaggi pazzeschi e avventure straordinarie, ma non è un paese facile ed ora, che sono in questa terra da ormai due mesi, voglio condividere tutte le mie sensazioni da backpacker.
Il sogno australiano, quel grande sogno che hanno tutti i ragazzi che ho conosciuto da quando sono arrivata in Australia. Ne ho conosciuto tantissimi, ognuno con la sua storia da raccontare, ognuno con le proprie difficoltà e sfide da affrontare.
Io il sogno australiano non ce l’ho mai avuto e sono arrivata in Australia quasi per caso, con il desiderio di venire a trovare un’amica a Perth.
La vita da backpacker in Australia
Sono arrivata in Australia con un visto turistico e senza piani, ma in OZ se non lavori, non viaggi (o viaggi, ma ciao ciao risparmi).
È la regola principale di ogni backpacker qui.
Tutti i ragazzi che ho incontrato hanno tra i 22 ed i 28 anni, hanno il Working Holiday Visa e sono volati in Australia per lavorare, mettere da parte un po’ di soldi, viaggiare, lavorare di nuovo, viaggiare… così via finché non scade loro il visto e sono costretti a lasciare il paese (a meno che non si riesca ad ottenere un visto lavorativo permanente o ci si sposi).
I backpacker in Australia sono diversi dai backpacker che ho conosciuto in Asia.
In Asia, i backpacker viaggiano per scoprire il mondo e spesso per ritrovare se stessi; ma in Australia i backpacker sono diversi…
Sono anime leggere che arrivano in Australia con tante speranze, con la voglia di costruire qualcosa di bello per la propria vita, per il proprio futuro. Cercano lavoro ma allo stesso tempo, si godono la vita senza troppe preoccupazioni.
Finché ero a Perth non me ne ero resa conto, perché Perth è una grande città, dove chi ci vive ha una vita più stabile, c’è chi studia, chi cerca un lavoro per ottenere uno sponsor e fare dell’Australia la propria casa.
Broome è diversa. Broome è una bellissima cittadina dove non c’è nulla da fare ma che ti tiene stretta a sé (sono qui da 10 giorni e non so perché ahahah).. sarà il tramonto che puoi goderti ogni sera, i falò in spiaggia, il mercatino del giovedì, la festa del martedì sera… È una città dove puoi lavorare e goderti il mare, dove conosci backpacker ogni giorno e dove vivi la tua vita senza pensare troppo al domani.
È una città di passaggio tra Perth e Darwin, ma molti si fermano per tanti mesi e tutti vivono in ostello o in campeggio, nelle proprie tende o nei van, cercando di risparmiare il più possibile perché Broome è cara, come tutta l’Australia.
“Da quanto sei a Broome? Stai lavorando?”. È la domanda che faccio a tutti i ragazzi che conosco e la risposta è sempre la stessa: “Sono qui da due settimane, un mese, forse due, non ricordo….” Broome è così “peace and love” e non ti lascia andare via…
C’è chi lavora e chi invece ti risponde “Sto cercando lavoro, ma nel frattempo vado al mare”.
Le belle persone dall’anima leggera…
Amo questo spirito nelle persone, questo vivere così sereni senza preoccuparsi troppo di quello che succederà.
Allo stesso tempo però forse sono “vecchia” ed i miei pensieri da 32enne entrano costantemente in conflitto con la mia voglia di poter vivere la vita come loro, come una 22enne che in Australia compra una macchina, parte per cercare un lavoro, si ferma in una città per qualche mese e poi riparte e nel giro di un anno si attraversa tutta l’Australia.
Io invece comincio a pestare un po’ i piedi, perché la mia testa da 32enne mi dice che in Australia non ci posso stare, prendere o lasciare.
L’Australia è bellissima ma non è per me, non lo è ora che ho 32 anni e qui non ho mai pensato di viverci.
Pesto i piedi perché sto spendendo tanti soldi e non riesco ad avere l’anima e la testa leggere come tutti i ragazzi che ho incontrato, che ti abbracciano, ti stringono, ti sorridono e ti chiedono ogni giorno come stai.
La mia testa è costantemente piena di pensieri e di domande. Ci sono giorni in cui mi chiedo “Ma perché sono venuta in Australia?” e giorni in cui penso “Quanto mi piacerebbe rimanere qui qualche mese in più”.
Ma in Australia ogni decisione va presa in fretta, almeno per quanto riguarda me che ho un visto turistico e tre mesi per visitare il paese. Di mesi ne sono passati già quasi due e so benissimo che non potrò mai vedere tutto, perché l’Australia mi sta prosciugando il conto ed è gigantesca (e non te ne rendi conto finché non ci sei dentro).
Ho conosciuto bellissime persone, mi sono goduta Perth con il mio fantastico host Marco, ho raggiunto Broome con due ottimi compagni di viaggio, raggiungerò Darwin con altre splendide persone, ne sono certa.
Non raggiungerò pero Brisbane ed il Queensland come pensavo, non potrò vedere Uluru, non lavorerò in una farm come credevo di poter fare…
In Australia puoi fare tante cose, ma devi fare anche tante scelte.
Se qualcuno qualche mese fa mi avesse detto che avrei trascorso due mesi in Australia non ci avrei mai creduto. Eppure, prima di partire, ricordo benissimo le conversazioni che avevo con gli amici, scherzavo e dicevo “Chissà, magari faccio un salto in Australia”, ma non ci credevo davvero…
E tanti mi dicevano “Se vai in Australia non torni più…”
Ed invece è proprio l’Australia che mi sta facendo capire quale sia realmente il mio posto nel mondo, che mi sta facendo capire quanto questo paese non sia per tutti, che mi sta facendo capire che il momento di tornare a casa si stia avvicinando…
Alcuni ragazzi mi hanno chiesto “Se fossi più giovane e potessi avere il Working Holiday Visa, vivresti in Australia?”
E la mia risposta è no, perché l’Australia è meravigliosa, ma non è per me, non è perfetta ai miei occhi, non è adatta a me.
Per tanti ragazzi l’Australia è casa, per me è una “breve” parentesi che mi ha confermato ancora una volta, quale sia il mio posto in cui tornare.
Sapevo che l’Australia sarebbe stata impegnativa e ora ne sono ancora più convinta. Ammiro tutti i ragazzi che ho conosciuto e che, ognuno a proprio modo, vive la vita qui senza troppe paure, senza troppi “se” e troppi “ma”.
Però un consiglio lo voglio dare! L’Australia è un paese da vedere, un paese che regala grandi emozioni e bellissimi ricordi e se hai meno di 31 anni, vieni e vivi l’esperienza da backpacker qui perché probabilmente sarà l’esperienza più bella della tua vita!
Io non so ancora quante settimane rimarrò, ma mi aspetta forse ancora un po’ d’Asia e poi si torna dove la mia vita da backpacker è cominciata, Barcelona.
Ciao Martina, sto leggendo questa tua testimonianza solo ora nel 2024, 7 anni mamma mia e sembra cosi attuale. Cosa hai fatto dopo?
Ciao Demian!! Cosa ho fatto dopo lo scopri in tutti gli altri articoli! eheh
Da quel 2017 ho fatto un po’ su e giù tra Barcellona e le Filippine, il paese che ho amato di più…e da novembre 2022 vivo nelle Filippine, sull’isola di Siargao 😉
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Grazie Marti per questo bellissimo post, sincero, ispiratore, stupendo 🙂
Grazie Barbara, l’ho scritto con il cuore, cercando di mettere in ordine un po’ di pensieri!! 🙂
Noi ci stiamo girando intorno in questo periodo! Io ora sono a Phuket, ma non credo verrò in Australia 🙂 però capisco quello che dici, io ho quasi 36 anni e non potrei vivere così, già dopo tre settimane da backpacker inizio a chiedermi se non è il caso di tornare a lavorare! Esperienza da fare, sicuramente, ma a un certo punto c’è da tornare a casa e riprendere il filo della nostra vita.
Io ormai sono 5 mesi di viaggio da backpacker, ma a differenza dell’Asia, l’Australia mi dà emozioni contrastanti… è strano!!!