Il regalo migliore che tu ti possa fare….
Ci sono momenti in cui vanno fatte delle scelte e non è mai facile, perché ogni scelta, nel bene o nel male, porta sempre a delle conseguenze.
C’è però una scelta che va fatta sempre, sopra ogni cosa: quella di essere felici.
Chi mi conosce sa come sono fatta: non sono mai soddisfatta. Pesto sempre i piedi, raggiungo un obiettivo e ne voglio raggiungere subito un altro, odio la routine e ho sempre bisogno di stimoli nuovi. Non riesco a stare ferma, sono nomade mentalmente e fisicamente. Sono un’anima libera e ribelle, difficile da gestire.
Mi hanno sempre detto che sono testarda, che quando voglio una cosa faccio di tutto per ottenerla e che sono paziente, perché non importa quanto tempo ci vorrà, ma con la mia determinazione la ottengo.
Io mi ritengo anche una persona molto indecisa, che dice sempre di non sapere mai quello che vuole, ma in realtà, credo di sapere sempre quello che voglio.
E’ sempre stato così:
- volevo trasferirmi a Barcellona: ho impiegato un po’ di anni a decidere, ma alla fine mi sono trasferita,
- volevo lavorare come freelance: ho avuto bisogno di qualche anno per capire come fare (e sto tutt’ora cercando di capire), ma sono riuscita a far crescere le mie piccole collaborazioni come freeelance,
- volevo partire per il Sud Est Asiatico: ci ho ragionato su per qualche mese e alla fine ho deciso e ho trascorso 7 mesi tra Asia ed Australia (la prima volta).
Ebbene si, perché ora c’è una seconda volta.
Come mi ha detto un giorno una mia amica: “Impossibile fermarti”.
Io ho bisogno di viaggiare, di uscire dalla zona di confort e scoprire mondi nuovi, perdermi tra nuove culture e città sconosciute.
Adoro l’ignoto mentre la stabilità e la routine mi mettono angoscia. Lo so che la stabilità serve e probabilmente ne ho bisogno anche io ogni tanto, però ultimamente mi sono posta spesso la stessa domanda…
“È quello di cui ho bisogno o è quello che voglio?”
Dietro questa domanda c’è la nostra società che molto spesso ci fa credere che abbiamo bisogno di determinate cose e dobbiamo andare tutti nella stessa direzione. Dobbiamo studiare, laurearci, trovare un lavoro, trovare una casa, mettere su famiglia.
Nel mezzo, non ci devono essere strade alternative, i parametri devono essere rispettati senza interruzioni.
Molto spesso pensiamo che dobbiamo seguire certe regole perché considerate come giuste, quelle che ci servono per stare bene.
E se invece avessimo bisogno di altro?
Se avessimo bisogno di perderci, di cambiare strada, di scegliere un’altra direzione?

Nelle nostre menti scatta così quella fatidica domanda: “E’ giusto o sbagliato?”.
Se decido di lasciare un lavoro sicuro, sbaglio?
Se a 30 anni non sto ancora pensando a mettere su famiglia, sbaglio?
Se lascio la via sicura per qualcosa di completamente nuovo, faccio la scelta giusta?
Viviamo in una società in cui siamo ossessionati a fare andare le cose “come devono andare”. Siamo ossessionati dal futuro, dalle scadenze, dai doveri, dal fare la “vita giusta”.
L’ignoto spesso fa paura e rimaniamo attaccati alle certezze che abbiamo.
Nella vita possono presentarsi tante occasioni, ma spesso non si ha il coraggio di coglierle perché abbiamo paura dei cambiamenti e non ci rendiamo conto che là fuori, se solo prendessimo un’altra strada, ci sono mille altre possibilità.
Ci sono infinite realtà che potrebbero renderci felici ma non lo sappiamo o forse non abbiamo il coraggio di saperlo. Abbiamo paura di fare una scelta, abbiamo paura di sbagliare.
Non ci sono scelte giuste o scelte sbagliate.
Ci sono le scelte giuste per te ADESSO.
Le scelte che si fanno e le decisioni che si prendono sono quelle che ti sanno rendere felice ADESSO.
Mi ritengo di far parte di quel gruppo di persone che non hanno paura di uscire dalla propria confort zone, anzi, il contrario. Tanti mi dicevano che da quando ero tornata in Europa, dopo il primo viaggio nel Sud Est Asiatico, non ero più la stessa e forse avevano ragione.
Da quando sono tornata a Barcellona non ho mai smesso di pensare che prima o poi sarei ripartita.
Anche per me non è stato facile. In questi mesi vivevo in continua lotta tra la mia parte razionale e quella irrazionale. Anche io mi sono domandata tante volte cosa fosse giusto e cosa sbagliato.
Lasciare di nuovo la stabilità per raggiungere l’ignoto.
Un mix di emozioni e di ansie che però, alla fine dei conti mi portavano sempre a farmi la stessa domanda “Cosa ti renderebbe davvero felice ADESSO”?
E la risposta era sempre la stessa: “Partire“.

C’è chi dice che certi treni passano una sola volta nella vita, e allora bisogna prenderli e salire su.
Ho prenotato quel biglietto aereo che controllavo da mesi e ho deciso di partire di nuovo verso le Filippine.
Ho bisogno di tornare a prendere quello che là ho lasciato.
Ho bisogno di allontanarmi dalla mia confort zone e buttarmi in una nuova avventura.
Forse sono pazza, ma in realtà credo di essere sanissima! 😉
Anche a me sta venendo voglia di partire a 35 anni, lo sapevo già da un po’ ma non lo ammettevo a me stesso.
E allora parti subito Flavio!! 😉
Che bello questo post, credo questa sia la terza volta che lo leggo…
Sto vivendo le stesse domande…solo che per me è partire per la prima volta…
Oggi è il 25…si parte no?
Eccomi! Ormai è passata più di una settimana eheh, ma qua non c’è connessione per poter rispondere! 🙂
Ti dico solo una cosa, parti!!
Ciao Martina sono Marco, piacere di conoscerti.
Ho vissuto un anno a New York poi sono tornato in Italia tre mesi poi sono partito per Rio de Janeiro e ho vissuto e lavorato la 7 anni, poi la crisi mi ha fatto tornare in Italia, ho appena finito un anno di lavoro a San Marino e adesso mi sa che si riparte. Mi dai qualche dritta su Barcellona ? Posso fare l autonomo? Si ottengono prima i vari documenti ? Io sono un financial controller… Dai dammi una mano a capire meglio la città , grazie un abbraccio grande. Salutami le filippine !!! Marco
Ciao Marco!! Puoi lavorare come autonomo, però è necessario essere in possesso del NIE e registrarsi alla Seguritat Social e ad Hacienda (la agenzia tributaria spagnola) come autonomo.
Quindi la prima tappa sarebbe quella di venire a Barcellona e prendere appuntamento in Hacienda per capire come muoversi, perchè senza NIE non credo tu possa iniziare a lavorare..