Che un nuovo viaggio abbia inizio…
Un mix di emozioni mi preparano ad un lungo viaggio. Una data di partenza che si avvicina quando ancora nulla sembra vero. Dico Thailandia, ma dico anche Vietnam, Cambogia, Filippine, Laos…
Un biglietto di sola andata per il Sud Est Asiatico.
In silenzio, da un po’ di mesi, sto organizzando il mio prossimo viaggio. Ho comprato un biglietto di sola andata per il Sud Est Asiatico, e ancora non sto realizzando.
Ho sempre amato viaggiare, ma l’ho sempre fatto con un biglietto di ritorno: viaggi con data di scadenza, splendidi ma troppo brevi.
In verità non è la prima volta che faccio un biglietto di sola andata. Il primo l’ho fatto per venire qua, a Barcellona. Un viaggio diverso però, quello di 2 anni fa, caratterizzato dalla consapevolezza che, con la mia valigia piena di sogni, qui sarei rimasta.
Barcellona ti stravolge mentalmente e psicologicamente, una città in continuo movimento e piena di stimoli, ma soprattutto piena di viaggiatori che nei loro lunghi viaggi attorno al mondo, decidono di fermarsi in città per un po’. In questi 2 anni ho conosciuto persone provenienti da ogni parte del pianeta, ognuno con la propria storia da raccontare, ognuno con la propria esperienza da farti vivere attraverso i racconti, le foto ed i video.
C’è chi ha vissuto in Cina per anni, chi ha attraversato il Sud America in 6 mesi, chi ha vissuto per 2 anni tra Australia e Nuova Zelanda, chi ha lavorato in Sud Africa e poi ha deciso di trasferirsi in Malesia.
E poi c’è chi ha viaggiato per il Sud Est Asiatico per mesi.
Ed è così, che ho iniziato a pensare sempre più spesso che la vita non è fatta per rimanere fermi in un solo posto. C’è un mondo intero da scoprire, vite da vivere al di fuori della propria zona di comfort.
Ho iniziato a guardare la mappa appesa alla parete della mia stanza e ho deciso: voglio andare in Asia.
Ho visitato Bali lo scorso anno, mi era piaciuta molto e da quel momento ho iniziato a pensare a quanto sarebbe stato bello visitare anche altri paesi del Sud Est Asiatico, conoscerne la cultura, scoprire l’Asia più autentica, raggiungere quello che chiamano il “paese dei sorrisi”.
Come ci si organizza per un viaggio di sola andata
Sinceramente non lo so! 🙂
Sono mesi che mi sto organizzando ma in verità non c’è niente di organizzato. E’ difficile da spiegare…
Generalmente quando si parte per un viaggio di una o due settimane, si prenotano i voli di andata e di ritorno, l’hotel o gli hotel in cui si soggiornerà, si studia la guida della città o del paese che si visiterà. Questo perché il tempo a disposizione per visitare la città o il paese desiderato non è tanto e ci si deve preparare per sfruttare e godere al meglio della vacanza.
Questa però per me non è una vacanza, lo considero un periodo di vita sabbatico. Un viaggio che per ora non ha scadenza perché potrà durare un mese, come due, tre, sei..non lo so.
Un viaggio che sogni di fare e così, quasi all’improvviso, lo fai.
E non voglio pianificare nulla. In tanti mi hanno detto: “Il bello di un viaggio del genere, è proprio quello di non organizzare nulla”. Per ora, tra le mani, ho un biglietto aereo di sola andata con direzione Bangkok, una guida del Sud Est Asiatico per “viaggiatori zaino in spalla”, due file salvati sul mac con la lista degli oggetti che devo acquistare pre partenza e un elenco di siti web e blog da cui raccogliere tutte le informazioni necessarie.
Parto dalla Thailandia, poi si vedrà.
Parto per un mese, poi si vedrà.
Parto con un’amica, forse tre.
Il lavoro
La domanda tipica: “Ma con il lavoro come fai?”
Ho scelto di lavorare come freelance proprio per questo motivo. Perché posso decidere di partire quando voglio e fare quello che voglio senza la necessità di dover andare in un ufficio ogni santa mattina.
Non credere che sia tutto rosa e fiori, anzi. Lavorare come freelancer significa passare comunque ore e ore al computer (anche più del dovuto) ed essere alla continua ricerca di collaborazioni che ti diano i soldi per vivere.
Non ho uno stipendio fisso ogni mese, ci sono mesi che lavoro di più e mesi che lavoro di meno, ma se deciderò di lavorare in un bar di fronte alla spiaggia di Ko Phangan posso farlo.
Forse non mi sarà possibile fare questo tutta la vita, ma è quello che posso permettermi di fare ora. E lo faccio.
Visti e documenti vari
“E con i visti come fai? Hai già tutti i documenti che ti servono?”
Ho il passaporto, e questo basta e avanza. O quasi.
Sui visti sono informatissima. Non ho alcuna intenzione di dover passare per ambasciate e consolati per richiedere visti ed è per questo che viaggerò utilizzando solamente il visto turistico, quello che viene consegnato direttamente in aeroporto quando si arriva a destinazione.
Generalmente il visto turistico ti permettere di rimanere nel paese per un massimo di 30 giorni e in alcuni paesi, per un massimo di 15 giorni. Alcuni visti turistici possono anche essere rinnovati, ma se ne avrò la necessità, valuterò sul momento cosa fare.
Salute
Argomento importante che sto studiando e valutando ormai da settimane.
Io che sono particolarmente paranoica per malattie, igiene e batteri, sto cercando di prepararmi psicologicamente all’Asia.
Prima di tutto i vaccini. Farli o non farli? Io ho deciso di farli anche se sono in parte contraria, ma preferisco vaccinarmi, evitando così di pentirmene dopo, nel caso risultassero davvero necessari.
Per il Sud Est Asiatico non c’è nessuna vaccinazione obbligatoria, sono tutte facoltative. Ho raccolto le opinioni di tanti e alla fine ho deciso per il si.
E poi via di vitamine, antibiotici intestinali, repellente per le zanzare, kit di primo utilizzo. Voglio partire preparata ma senza riempirmi di ansie.
Ovviamente, e senza ombra di dubbio, l’assicurazione di viaggio. Fondamentale per viaggi lunghi, in paesi dove l’assistenza sanitaria pubblica non è sicuramente come quella europea e l’assistenza privata ha per lo straniero costi molto elevati.
Fare l’assicurazione di viaggio è estremamente necessario. Non so ancora con chi stipularla ma sto raccogliendo tutte le informazioni principali su costi e coperture.
La tecnologia
Argomento ostico. La tecnologia pesa, ma è per me indispensabile.
Se voglio lavorare viaggiando devo avere con me tutto ciò che mi serve per scrivere e fotografare: smartphone, Mac, reflex, lenti, adattatori, cavetti, etc..
Porto il mio Mac o mi porto dietro un tablet? Porto la reflex o non la porto?
Anche se faccio l’assicurazione per furto o smarrimento, se perdessi il mio Mac o la mia reflex andrei probabilmente in crisi esistenziale.
E per questo vorrei ringraziare pubblicamente tutti gli amici che, ognuno con il proprio consiglio, mi stanno aiutando a prendere la decisione più adatta! 😉
La mia stanza
“Ma se vai via uno o due mesi, come fai con la tua stanza?”
Semplice, l’affitto. Affittare una stanza a Barcellona è molto facile, la domanda è talmente alta che non devi far altro che mettere l’annuncio e scegliere la persona giusta a cui lasciare la stanza e che piaccia ai coinquilini.
Una persona in lista già c’è, una grande amica a cui non vedo l’ora di cedere la mia stanza. E mi auguro che possa andare davvero così.. 😉
“E tutte le tue cose dove le metti?” Scatoloni e scatoloni per un trasloco momentaneo. A custodire tutte le mie cose, ci pensano due carissimi amici!
Lo zaino da backpacker
Non l’ho mai comprato in vita mia fino ad ora. Sono entusiasta e preoccupata allo stesso tempo.
Io che anche per viaggi brevi ho sempre messo il mondo in valigia, questa volta in valigia non metterò quasi nulla.
Non avrò la valigia standard, ma uno zaino da backpacker con il minimo indispensabile. Uno zaino leggero che mi permetta di viaggiare senza troppo peso addosso.
Dentro ci saranno qualche maglietta, qualche pantalone, due costumi e le ciabatte. Tutto il resto lo comprerò là! Ce la farò? 🙂
Manca poco più di un mese e non ho ancora realizzato che parto davvero.
Un mix di emozioni difficili da gestire: felicità, paura, entusiasmo, preoccupazione, gioia e paranoia.
Un viaggio che tanti hanno già vissuto, un continente attraversato già da molti, ma che io conoscerò per la prima volta.
Un viaggio che racconterò attraverso il mio blog e tutti i miei social.
Un viaggio che spero possa regalarmi tantissimi bei ricordi ed esperienze.
Qualche giorno fa un ragazzo a cui ho raccontato del mio progetto, mi ha chiesto “Un viaggio di lavoro o vacanza?”
La risposta? “Beh, anche lavoro…però #IntantoViaggio!” ♡
Ciao Martina,che emozione leggere la tua storia anche io a breve partirò per il sud est asiatico e vorrei starci almeno un paio di mesi o forse piú,la mia paura è come fare con i biglietti aerei di ritorno perché vorrei comprare un biglietto solo andata e poi spostarmi.
come si fa a spostarsi tra vari stati senza avere un biglietto di ritorno?grazie
Ciao Elena!! Che bello!! Che emozione!!! Per i biglietti di ritorno, io mi sono sempre affidata a quelle agenzie/siti web che offrono il servizio del “biglietto valido 24 ore”, che ti permette di avere un biglietto reale per 24 ore, in modo tale che tu possa mostrarlo al controllo passaporti ogni volta che arrivi in un nuovo paese, ma trascorse le 24 ore il biglietto aereo non ha più validità.
Sono agenzie che hanno accordi con grandi compagnie aeree. Dai un’occhiata a questo sito web: onewayfly.com 😉
vorrei tanto fare un biglietto aereo per le filippine di sola andata…..ma forse per stare un mese soltanto mi conviene fare A/R….
Ciao Alberto,
se sei sicuro di stare solo un mese è meglio acquistare A/R anche perché ti ricordo che all’aeroporto di partenza in Italia ti viene richiesto di mostrare il biglietto di ritorno (e quindi di uscita) dalle Filippine. Buon viaggio! 😉
Ciao Martina!
A breve partirò per un viaggio simile: arrivo a Bangkok, due settimane di wwoofing a Hua Hin e una di normale vacanza, dopodichè l’intenzione è di spostarmi in Malesia via terra. Il mio dubbio è che potrei avere problemi all’entrata in Thailandia visto che non ho il biglietto di ritorno. Cosa mi consigli di fare? Per te è stato un problema?
Complimenti per il blog, bellissimo!
Grazie, Annalisa
Ciao Annalisa! E grazie mille!!
Io in effetti quando sono partita da Barcellona avevo già un biglietto aereo di uscita dalla Thailandia, perché altrimenti mi dissero che ai controlli passaporti a Bangkok, non vi avrebbe fatto entrare nel paese…in Thailandia credo stiano diventando sempre più fiscali essendo ora esageratamente turistica. Io avevo un biglietto aereo per Singapore, magari cercati un biglietto aereo a poco e raggiungi la Malesia via aerea, così non hai problemi di visti e controlli in Thailandia.
Martina sto facendo esattissimamente la stessa cosa tua!!! Sono rimasta senza parole mentre leggevo la tua storia…mi sembra di averla scritta io!! Non ci credo! Parto a gennaio 2018 🙂
PS: non riesco a decidermi con l’assicurazione da stipulare…!
Che meraviglia!! Non sai quanto darei per ripartire di nuovo!!! L’anno scorso di sti tempi stavo organizzando tutto quanto ed ero così emozionata….ti auguro di divertirti e goderti tutto come ho fatto io!! Ti seguirò!!
Che spettacolo! Anch’io un giorno spero di riuscire a fare una cosa del genere… ma intanto mi godrò il tuo viaggio per interposta persona 😀
Per quanto riguarda l’assicurazione, quando vivevo a New York avevo l’EuropAssistance e mi sono trovata benissimo: sono dovuta andare in ospedale e loro hanno coperto tutte le spese, comprese quelle dell’ambulanza (che non è così scontata). E per 7 mesi l’avevo pagata meno di 100€, mi pare…
Insomma, buon viaggio, sono esaltata io per te!!!
Ciao Arianna! Grazie!! io probabilmente sceglierò un’assicurazione inglese, TrueTraveller, ma sto ancora decidendo!! 😉
7 mesi per 100€?? Ma è pochissimo!!! ..anche se sono diversi anni fa, giusto?
Meraviglia! Preparati perché sarà un viaggio meraviglioso che ti cambierà la vita 🙂
Un abbraccio e vai tranquilla!
Non vedo l’oraaaaaa! 🙂
Un po’ di ansie ma anche tanta felicità!!!