“Scegli. Scegli te stesso e vai.” Rosa ci racconta perché si è trasferita a New York


Rosa

Mi chiamo Rosa e ho 26 anni. Vengo da un paese nella provincia di Salerno (Sud Italia). Attualmente abito a Forest Hills, un neighborhood nel Queens a New York. Sono partita il 7 novembre scorso e sono qui come au pair, ho un visto exchange-cultural che è praticamente lo stesso che concedono per gli scambi culturali e studio negli Stati Uniti.

Rosa dream travelers New York

Cosa ti ha spinto a lasciare l’Italia?

Ho sempre desiderato andare via dall’Italia, staccarmi dal nido, conoscere il mondo è trovare il mio posto. Sotto il velo di spensieratezza e tranquillità c’è sempre stata una sensazione di inadeguatezza e spesso la cosa mi faceva stare male.
Cercavo un luogo in cui essere me stessa e sentirmi libera di dimostrare cosa fossi capace di fare senza essere vittima di giudizi o frenata da chi non è abbastanza coraggioso di cambiare la propria situazione.

Non ero appagata da cosa stavo facendo; dopo la laurea lavoravo di qua e di là cercando di trovare un’occupazione che mi appagasse, ma per quanto ci provassi niente riusciva a riempire la voglia di sentirmi bene in quello che stavo facendo. Sapevo di poter fare e avere di meglio e allora ho deciso di trovare una soluzione e sono salita su un’aereo diretta negli Stati Uniti.

Forest Hills New York

Rosamaria Buono © 2016

Hai scelto New York. Perché hai scelto proprio “lei”?
Dimmi un pregio ed un difetto di questa città

“If I can make it here, I can make it everywhere.. that’s what they say”.
Ho avuto questa frase fissa nella testa quando ho dovuto scegliere e, a parte vari fattori che non sono legati alla città, posso dire con sincerità che la scelta è stata in parte dettata da ciò che questa città può offrire a livello pratico e di crescita personale.

Io avevo in mente la California, era la mia prima scelta, ma poi si è presentata la possibilità di vivere a New York ed in quel momento ho scoperto quanto fosse grande la voglia di essere qui e non nel sole di Los Angeles. In soli due mesi ho superato molti di quelli che credevo essere dei limiti.
Questa città mi ha fatto capire che i limiti, come la felicità non esistono, sono solo una condizione della mente e quindi possono essere superati.

Parlando di pregi e difetti, un pregio di New York è sicuramente la capacità di farti sentire parte di qualcosa anche se sei solo un puntino, uno schizzo in mezzo a questa grande tela che tutti conoscono come “the city that never sleeps“.
Sei solo uno schizzo, ma ne fai parte e lo senti, lo percepisci. La prima volta che cammini fra le luci della city hai la sensazione di non farcela, ma poi succede questa cosa magica e New York ti regala la sua forza, ti regala le sue luci e quella sensazione diventa la consapevolezza di esserci e poter camminare fra quelle strade, poter ammirare i panorami che hai sempre sognato.

Grand Central New York

Rosamaria Buono © 2016

Ci sei dentro e la città te lo ricorda in ogni angolo, ogni colore, ogni odore e senti di avere la possibilità di cercare la tua occasione. Dicono che questa città ispiri ad essere una nuova persona, io penso che questa città non abbia la capacità di farti sentire “nuovo”, ma semplicemente fa in modo che il vero te stesso venga a galla. Ti senti nuovo, certo, ma è proprio quello il modo in cui hai sempre desiderato sentirti e quindi sei a tuo agio.

Come ogni grande metropoli anche New York ha il suo flip side, il suo difetto, il rovescio della medaglia. La sua vastità, le grandi luci, le mille occasioni a volte possono essere troppe da arrivare a toglierti il fiato. La città non si ferma ad aspettarti e devi essere in grado di tenere il ritmo e così a volte ti senti vacillare, ti senti solo o semplicemente troppo piccolo per questa grande realtà.

Il tuo posto preferito in città

Non credo sia possibile fare una classifica o addirittura dire quale sia il posto più bello a New York.
In solo due mesi posso dire di non aver ancora visto niente e magari fra una settimana troverò un altro “posto preferito” in città.
Per ora posso dire che con grande stupore fra i miei posti preferiti non c’è midtown, certo le luci di Time Square, i grattacieli e quello che siamo abituati a vedere al cinema e nelle foto sono posti grandiosi, ma ci sono altre zone che adoro.

Soho New York

Rosamaria Buono © 2017

Adoro i ponti e ogni angolo dal quale poter ammirare il tramonto o lo skyline, amo il vicinato dove vivo e Washington Square, ma Downtown e in particolare Soho sono fra i miei posti preferiti, la mia indole a cercare l’arte nelle cose mi porta ad essere ispirata in questo quartiere che è la New York che per ora mi piace di più..sembra di stare negli anni ’70, nella meta degli artisti che hanno realizzato ciò che differenzia questo quartiere da tutti gli altri.

Oggi è un quartiere costoso ma un tempo era il quartiere bohemien dove gli artisti vivevano in grandissimi edifici industriali che furono trasformati in loft e per quanto siano tutti scappati alla ricerca di affitti meno costosi e molte gallerie d’arte si siano spostate verso Chelsea e TriBeCa, Soho conserva ancora il suo fascino originale.
Ogni angolo è ispirazione per me. Dalle stradine deserte alle vetrine dei negozi alla moda in palazzi ristrutturati con muri a vista e le classiche scale di emergenza all’esterno.

Un consiglio per coloro che vogliono trasferirsi a New York

Non so se sono in grado di dare un consiglio a chi pensa di trasferirsi a New  York ma ciò che posso dire è che bisogna capire se si è in grado di farlo a prescindere dalla città.
New York può dare e può togliere allo stesso tempo e se non si è in grado di convivere con se stessi non è possibile stare qui. Bisogna avere coraggio, forza e tanta pazienza ed essere consapevoli che ogni giorno ci sarà qualcosa che farà pensare di voler tornare indietro e quindi bisogna saper chiudere gli occhi, take a death breath and go on.

Da quando sono partita ho aperto un blog, dove racconterò la mia avventura nella grande mela e dove potrete trovare utili consigli.

Hope Sculpture New York

Rosamaria Buono © 2016

Follow your dreams. Qual’è il tuo sogno più grande?

Trovare il mio posto nel mondo, essere orgogliosa di me stessa e magari ispirare qualcuno.
Non so se New York sarà la mia casa, magari questa città mi farà capire che casa è quella da cui sono andata via o magari sarò ispirata a cercare altrove il mio posto. Non so dove sarò fra un anno, so solo che voglio essere felice e magari far parte del mondo della fotografia in un posto che mi faccia sentire soddisfatta e a casa.

Mi piacerebbe ispirare anche solo per un momento, sarebbe bello sfiorare i pensieri di qualcuno ed essere “quella che in qualche modo ce l’ha fatta a fare qualcosa“.

Per chi sogna di partire ma non ha ancora avuto il coraggio di farlo, che consiglio daresti?

Solo 6 mesi fa facevo parte di quelli che volevano cambiare la propria condizione ma non ne sono convinti fino in fondo. C’era sempre qualcosa o qualcuno a farmi cambiare idea. Poi un giorno ho deciso di pensare a me stessa e di smettere di chiedermi se ne valesse la pena, ho fatto i conti con me stessa e in un modo o nell’altro non ne vale mai la pena quindi il mio consiglio è di smetterla di pensare agli altri e a pro e contro. Scegli. Scegli te stesso e vai.

The Dream List: tre città che desideri visitare o dove andresti a vivere (almeno per un periodo)

Los Angeles. Dublino. Londra.

Tre parole per descrivere perché dobbiamo viaggiare

Crescita. Libertà. Conoscenza.

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