I paesaggi incantati del nord della Francia
Mi sono sempre piaciuti i viaggi “su strada”: noleggi una macchina e viaggi in totale libertà alla scoperta del paese che desideri visitare. E’ quello che ho fatto qualche anno fa, quando ho deciso di visitare la Normandia.
La Normandia è una terra perfetta per essere attraversata in macchina: il viaggio è molto semplice da organizzare: si arriva in aereo all’aeroporto di Paris Beauvais e da lì si noleggia l’auto.
Prima di partire avevo studiato con attenzione le tappe da seguire anche se il mio itinerario non era definitivo. Avevo preparato una lista dei luoghi che avrei voluto visitare, ma ero aperta ad ogni cambiamento di programma, nel caso avessi incontrato lungo la strada cittadine o punti di interesse interessanti da scoprire.
Navigatore GPS alla mano e via, si parte!
Cosa visitare in Normandia
La Normandia è nota per la sua storia ed in particolare per un pezzo di storia che tutti noi conosciamo e che abbiamo studiato a scuola: il D-Day – 6 giugno 1944 – il giorno in cui le forze alleate (soldati inglesi, americani e canadesi) sbarcarono sulle coste normanne per liberare l’Europa dalla Germania nazista.
Le spiagge del D-Day sono una tappa fondamentale se si visita la Normandia, però questa regione francese non è legata solo agli sbarchi.
Troverai un paesaggio costiero incredibile, un entroterra rurale quasi fiabesco con le sue casette colorate, i campi di un color giallo dorato con balle di fieno a non finire e fiorellini bianchi ovunque, per non parlare di abbazie e monasteri.
Le pianure e le colline sembrano dipinte, come in una fiaba per bambini, le casette sono piene di fiori alle porte ed alle finestre.
Con la macchina percorri queste lunghe strade quasi deserte immerse nella natura e puoi fermarti quando vuoi, per fotografare ogni colore e respirare il profumo dei campi.
Veri e propri paesaggi da cartolina ed una sensazione di benessere e libertà assoluta.
Rouen
Dall’aeroporto di Beauvais, la prima tappa è stata per me la città medievale di Rouen, conosciuta per essere stata teatro della condanna al rogo di Giovanna D’Arco nel lontanissimo 30 maggio 1431. Qui si respira tutta l’aria dei tempi dell’Inquisizione, tornando così nel Medioevo: case a graticcio, stradine strette, botteghe di artigiani.
Rouen è chiamata anche la “città dei cento campanili”, perché effettivamente in città ci sono chiese ovunque!
E’ una città che si gira tranquillamente a piedi. Puoi visitare la Cattedrale di Notre Dame, le stradine del centro storico, i suoi mercati ed ovviamente la Place Du Vieux Marché, dove fu bruciata Giovanna D’Arco.
Consiglio anche una passeggiata lungo la Senna.
Etretat
Dopo aver trascorso uno o due giorni a Rouen, mi sono spostata verso il mare per raggiungere le piccole cittadine che si trovano lungo la costa, dei veri e propri gioiellini.
Etretat è un meraviglioso villaggio di pescatori posizionato fra due scogliere, la Falaise d’Amont e la Falaise d’Aval. Si può visitare il paesino e fare una passeggiata tra le falesie, soprattutto sulla Falaise d’Aval raggiungibile tramite una lunga scalinata che parte dalla spiaggia.
Puoi percorrere solo una parte o tutto il sentiero, però devi fare molta attenzione alle maree. La zona attorno alle falesie è infatti visitabile solo in certe ore del giorno, quando c’è la marea bassa. E’ necessario quindi controllare la tabella delle maree e rientrare dalla passeggiata prima che la marea si alzi di nuovo, perché altrimenti ti sarà impossibile rientrare.
Ciò che ricordo di questo piccolo villaggio sul mare, oltre ai paesaggi spettacolari ed i suoi vicoletti, sono “Le moules frites”, un piatto tipico della regione, a base di cozze servite insieme alle patatine fritte. Si, non è un piatto leggero, ma è squisito!
I ristoranti le propongono in diverse versioni: semplicemente marinate, oppure “à la créme fraiche” (ossia con la panna) o “au roquefort” (con il formaggio forte francese).
L’abbinamento può sembrare azzardato, ma a me sono piaciute tantissimo!!
Honfleur
La cittadina di Honfleur si trova vicino alla foce della Senna, sul tratto di costa chiamato Côte Fleurie, ed è meravigliosamente elegante.
Questo tratto di costa e tutte le sue località balneari vengono infatti prese d’assalto dai parigini in vacanza.
Tutto qui è posizionato alla perfezione: le case sono perfettamente allineate tra loro e deliziosamente decorate. Ti sembrerà di entrare all’interno di un quadro impressionista!
Le sue strade sono piene di colori, le case addobbate con graziosi dettagli ed in ogni angolo della strada ci sono pittori che trascorrono ore a disegnare, perché si, questa cittadina non può che essere fonte di ispirazione per le loro tele.
E’ una cittadina raffinata che allo stesso tempo ha saputo mantenere la tipica atmosfera del borgo affacciato sul mare. Lungo il porto ci sono numerosissimi bar dove potersi rilassare e gustare un buon bicchiere di Calvados (tipica grappa che si ottiene distillando il sidro) e se ti addentri nel centro storico, potrai ammirare le casette medievali a graticcio e le botteghe degli artigiani che si mescolano con le boutique di alta moda.
Deauville-Trouville
Proseguendo verso Ovest, potrai raggiungere le cittadine di Deuville e Trouville, due località di villeggiatura gemelle divise solo da un ponte.
Pur essendo vicine e gemelle, ognuna di loro ha saputo mantenere le proprie caratteristiche.
Deauville è estremamente raffinata, piena di boutique esclusive e con un casinò frequentato da celebrità. Ogni anno, inoltre, si svolge qui il Festival of American Film. In questa occasione si radunano un sacco di vip francesi e non solo.
Trouville invece è più “casual”, io quasi la definirei un po’ hipster. Sempre elegante, però più creativa, piena di artisti e scrittori ed inoltre, rispetto all’altra, è molto più accessibile ed economica (parlando di alloggi e ristoranti dove mangiare).
Dives-sur-mer
Continua il viaggio verso Ovest e raggiungi Dives-sur-mer, un’altra graziosa località fatta di casette eleganti affacciate sul porticciolo.
La peculiarità di questo luogo è che in passato, questa cittadina si trovava sulla costa, proprio sul mare, ma nel corso dei secoli il mare si è ritirato ed ora dista dall’oceano ben 2 kilometri.
Caen
Lasciandomi alle spalle le eleganti località balneari, ho deciso di spingermi verso l’entroterra e raggiungere la città di Caen, vivace città universitaria. Ad oggi è una città moderna e giovanile, però racchiude tantissima storia. Della vecchia città purtroppo però non è rimasto quasi più nulla, perché durante la Seconda Guerra Mondiale fu quasi rasa al suolo completamente.
Qui infatti si trova un importante museo, il Mémoriale di Caen, uno dei musei più esaustivi riguardanti lo sbarco. Da vedere in questa città c’è anche la sua grande fortezza, le abbazie, le sue stradine e le splendide case in graticcio.
Le spiagge dello sbarco
Dopo Caen, arriva il momento di tornare sulla costa e raggiungere i punti di interesse, diciamo più cruciali, della storia della Normandia: le spiagge dello sbarco.
Andando da est a ovest, le spiagge principali sono quattro: Sword Beach, Juno Beach, Arromanches, Gold Beach ed Omaha Beach.
Nel caso tu non abbia il tempo per visitarle tutte, ti consiglio di fermarti ad Arromanches e su Omaha Beach.
Arromanches è tra le più famose per la vista panoramica sulla spiaggia e per i ponti mobili ancora presenti sul bagnasciuga.
Omaha Beach è storicamente conosciuta per essere stata luogo di una delle battaglie più cruenti.
I luoghi dello sbarco non sono solo le spiagge, ci sono diversi punti che meritano di essere visitati, tra questi Longues-sur-Mer, tra Arromanches e Omaha Beach, dove si trova la batteria antiaerea costruita dai soldati tedeschi per difendersi. Potrai vedere i bunkers ed osservare sul terreno le grandi buche causate dalle bombe (i buchi, enormi, sono tutt’ora presenti).
Mont Saint-Michel
Ultima tappa, Mont Saint Michel, un luogo incantato che conosciamo tutti, così come conosciamo le maree che rendono questo monumento storico una vera e propria isola per almeno 6 ore ogni giorno, tutti i giorni.
Si perché in questa zona della Francia, tra Normandia e Bretagna, le maree sono molto diffuse e durante la marea alta, Mont Saint Michel viene completamente isolato.
Per visitarlo è quindi importante informarsi sulle tabelle delle maree, per evitare di arrivare e non poter raggiungerlo (controlla sul sito ufficiale).
Non si può andare con la propria macchina: è necessario lasciare la macchina in un parcheggio dedicato e prendere il bus navetta che attraversa il ponte costruito appositamente. Puoi attraversare il ponte anche a piedi se preferisci.
La visita di Mont Saint Michel può durare dalle 3 alle 4 ore, io ricordo di aver passeggiato tra le stradine, curiosando tra le botteghe di souvenir e di aver visitato l’abbazia. Il panorama dall’alto è fantastico!
Attorno a te solo sabbia e che strano pensare che nel giro di qualche ora, tutto sarà sommerso dall’acqua!
Si può passeggiare anche ai piedi del monte, sulla sabbia, però si può andare solo con guide locali che sanno, letteralmente, dove mettere i piedi. Il rischio infatti è di imbattersi in un punto dove ci sono le conosciute sabbie mobili e potrebbe essere pericoloso!
Mont Saint-Michel è stata la chicca finale del mio viaggio in Normandia, fatto ormai diversi anni fa…e ti dirò, ci tornerei molto volentieri!!!!
P.S. Se vuoi continuare ad esplorare la Francia, leggi anche il mio post sulla città di Nantes!