Lavorare da remoto nelle Filippine. Ecco qualche dritta sul regime fiscale
Lavorare nelle Filippine come nomade digitale (o da remoto) è un tema sempre piuttosto discusso, sia per quanto riguarda la connessione internet, sia per un discorso fiscale, in quanto non risulta molto chiaro se per uno straniero sia legale lavorare nelle Filippine oppure no.
Negli ultimi anni, la connessione internet è migliorata notevolmente. In diverse isole ci sono numerose strutture che offrono una connessione wifi stabile, inclusi fibra ottica e Starlink in alcuni luoghi, oltre a un’atmosfera piacevole da cui poter lavorare.
A Siargao, ad esempio, trovi tante caffetterie, ostelli e resort da cui poter lavorare senza problemi, per non parlare delle grandi città come Manila.
In questo articolo voglio però focalizzarmi sull’aspetto fiscale.
Posso confermare che uno straniero può lavorare come freelancer (o da remoto) nelle Filippine.
É importante però tenere in considerazione alcuni aspetti.
Senza ombra di dubbio, ci sono anche stranieri che decidono di trasferirsi nelle Filippine cercando lavoro come impiegato, però lavorare per un’azienda locale non è così semplice.
I problemi principali sono due:
- non è facile ottenere il visto di lavoro
- il mercato del lavoro locale per un europeo non è particolarmente attraente
Proprio per questo la maggior parte delle persone che decidono di vivere per un periodo nelle Filippine, cerca di trasferirsi lavorando per un datore di lavoro o cliente straniero (si guadagna sicuramente di più e non si hanno problemi a livello di visto).
Cosa si deve fare quindi per poter lavorare da remoto nelle Filippine?
Per poter lavorare da remoto nelle Filippine, devi trovare un datore di lavoro che ti assuma per una posizione svolta al 100% a distanza.
L’azienda deve essere quindi straniera, fiscalmente registrata fuori dalle Filippine e il datore di lavoro deve permetterti di poter lavorare 100% da remoto.
In alternativa, se sei un freelancer, significa che hai la partita IVA registrata in un paese straniero e puoi avere una lista di clienti per cui lavori da qualsiasi parte del mondo, quindi anche dalle Filippine.
Posso quindi come straniero lavorare dalle Filippine e viverci per un lungo periodo di tempo?
Si, puoi farlo a condizione che si rispetti una delle due situazioni sopra indicate: lavorare al 100% da remoto per un’azienda straniera o essere freelance, con partita IVA registrata all’estero.
Possono entrare in gioco però alcuni aspetti logistici e sorgere alcune domande:
- Come posso rimanere nelle Filippine legalmente se non posso dimostrare un visto di lavoro?
- Che tipo di visto devo quindi ottenere?
- Come posso aprire un conto in banca qualora ne abbia la necessità?
- Come posso prendere in affitto un appartamento?
1. Se lavori in remoto per un’azienda straniera o lavori come freelancer, puoi rimanere nelle Filippine con il visto da turista.
Puoi rinnovare il visto da turista fino a 3 anni, ciò significa che puoi rimanere nel Paese fino a 3 anni senza necessità di permesso di lavoro. Ovviamente il visto va rinnovato sempre (puoi decidere di rinnovarlo ogni mese, oppure ogni 2, 4 o 6 mesi).
Al terzo mese di rinnovo ti verrà chiesto di fare la “Alien Certificate of Registration Card” o “ACR I-Card”, ovvero una sorta di carta d’identità filippina per stranieri.
Per te, come straniero, questa card non serve a molto perché per la maggior parte delle cose ti verrà richiesto il passaporto, però può esserti utile per aprire un conto in banca, ad esempio.
È necessario tenere presente che lavorare a distanza per un’azienda straniera non comporta alcun privilegio nelle Filippine. Ovvero, non si ha diritto al permesso di lavoro e non si ha nemmeno accesso ai benefici governativi.
Fondamentale fare un’assicurazione di viaggio: se rimani nelle Filippine per un po’ di mesi e decidi di lavorare da qui, ti consiglio vivamente di fare un’assicurazione, così da essere sempre tutelato qualora tu ne abbia necessità. Lavorando come freelancer, e senza visto di lavoro, ti ricordo infatti che non puoi avere alcun accesso alla sanità pubblica.
Ovviamente, se ti succede qualcosa, puoi ricevere assistenza in ospedale, ma a tue spese.
Meglio avere quindi un’assicurazione di viaggio che ti permette, oltretutto, di recarti anche in cliniche private.
Per soggiorni long term consiglio:
- l’assicurazione SafetyWing, che può essere rinnovata mensilmente: è come una sorta di abbonamento che si rinnova automaticamente ogni mese. È economica, ha una buona copertura e puoi contattare lo staff in qualsiasi momento via chat.
- l’assicurazione HeyMondo lunga permanenza: puoi stipularla per un minimo di 90 giorni e rinnovarla come e quando vuoi
2. Il visto di cui avrai bisogno sarà quindi il semplice visto da turista.
3. Il conto in banca: fino a qualche anno fa, non tutte le banche filippine permettevano agli stranieri di aprire un conto se non si era in possesso della ACR I-Card. Tre anni fa, appena arrivata a Manila, mi affidai infatti a Security Bank perché mi chiedevano solo il passaporto (oltre ad altri documenti, però non la ACR I-Card).
Ad oggi, se non hai ancora la ACR I-Card, puoi aprire il conto ma con alcune limitazioni, ovvero puoi aprire un “deposit account”: un conto in cui depositi solo soldi con valuta straniera, come dollari o euro.
Con la ACR I- Card, puoi aprire invece un conto corrente bancario come qualsiasi filippino, ovvero un “savings account” in cui puoi depositare pesos filippini e puoi ottenere la carta di debito e/o di credito.
(A breve scriverò un articolo solo su questo argomento).
Come straniero, dipende dalle necessità che hai. Se ricevi i tuoi guadagni in euro (ad es. come freelancer), sarà necessario aprire un “deposit account” in cui trasferire i soldi dal tuo conto corrente in Europa, al conto nelle Filippine.
Se l’azienda per cui lavori ti invia lo stipendio già convertito in pesos filipinos, potrai aprire un “savings account”.
In ogni caso è sempre meglio recarsi presso la sede della banca dove intendi aprire il conto per capire esattamente quali siano i requisiti. A seconda della tua situazione e della banca scelta, il procedimento potrebbe variare. Parlando direttamente con il manager, potrai chiarire tutti i tuoi dubbi.
4. Affittare un appartamento è piuttosto semplice, soprattutto se scegli di stare in un villaggio su qualche isola.
A Siargao, ad esempio, per cercare casa si utilizzano molto i gruppi Facebook. Ci sono gruppi specifici in cui puoi pubblicare il tuo annuncio, spiegare che tipo di casa cerchi, per quanto tempo, in che zona, qual’è il tuo budget, e le persone rispondono al tuo annuncio con le loro offerte.
Dopo aver visto alcune case e individuato quella in cui ti piacerebbe stare, non devi far altro che dare conferma al proprietario e pagare la prima mensilità e un mese di deposito. Nessuno ti chiede documenti o conto corrente. Raramente ti viene dato un contratto d’affitto. L’importante è trovare un proprietario affidabile e disponibile con cui poter comunicare sempre, per qualsiasi necessità.
Nelle grandi città, come Manila, è un po’ diverso. Puoi cercare casa utilizzando pagine web come Zipmatch, attraverso il passaparola o puoi rivolgerti ad un broker. A Manila, nella maggior parte dei casi, per affittare un appartamento in un condo (condominio) devi firmare un contratto d’affitto. È necessario presentare un documento di identità e dimostrare di avere un conto corrente aperto per inviare i soldi dell’affitto. Anche qui ti verrà chiesto di pagare la prima mensilità e il deposito (per una o due mensilità).
Esiste un visto per nomadi digitali nelle Filippine?
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