L’Indonesia è un paese di religione musulmana ma, per chi non lo sapesse, Bali è l’unica isola dell’Indonesia di fede induista.
Sull’Isola di Bali ci sono circa 20.000 templi e, ovviamente, visitarli tutti risulta impossibile.
Io non ero molto informata sulla fede induista e visitare Bali mi ha permesso di conoscere più a fondo questa cultura e la loro fede ma, soprattutto, non avrei mai pensato che potessero essere costruiti così tanti templi su una sola isola (con una superficie di circa 5000 km²).
Ogni villaggio ha un proprio pura puseh (il tempio delle origini), un pura desa (il tempio del villaggio) e il pura dalem (il tempio dei defunti).
I templi si possono trovare ovunque: sui vulcani, nei laghi, vicino alle spiagge o sulle scogliere.
Mi ha stupito sapere che oltre ai templi del villaggio, ogni casa ha il suo piccolo tempio. Le famiglie balinesi sono molto religiose ed è per loro molto importante avere uno spazio dedicato alle preghiere.
A seconda delle disponibilità economiche, ogni famiglia costruisce il proprio tempio e per loro è più importante di qualsiasi altra parte della casa. Come ci ha raccontato la guida locale, i balinesi preferiscono avere una casa semplice e con lo stretto necessario, ed investire la maggior parte del denaro nella costruzione del tempio.
Alcuni grandi templi sull’isola vengono chiamati anche “templi direzionali” e si dividono in:
“Sky Temples” generalmente costruiti sulle montagne, raggiungibili solo dopo aver fatto un numero infinito di scalini. Questi templi vengono costruiti in alto per poter raggiungere il cielo e comunicare con la divinità.
“Sea Temples”, situati sulla costa e costruiti in modo tale che da ognuno si possa vedere il successivo.
All’interno di templi sacri è necessario indossare un abbigliamento adeguato, è importante soprattutto coprire le gambe. Per questo, per chi indossa pantaloncini corti, viene richiesto di indossare il Sarong (una sorta di pareo).
L’ingresso ai templi ha un costo che varia dai 15.000 ai 25.000 rupie (ossia da 1€ a 2€ circa).
I templi più famosi ed importanti possono essere visitati anche dai turisti, ma ce ne sono alcuni il cui ingresso è permesso solo ai balinesi.
Io ho trascorso 3 giornate alla scoperta dei più importanti templi di Bali. Ecco qui i primi tre!
GOA GAJAH – ELEPHANT TEMPLE
Questo tempio si trova a circa 10 minuti a sud est della città di Ubud. Conosciuto anche come la “Grotta dell’elefante”, il Goa Gajah risale all’11° secolo ed è circondato da tanti altri più piccoli templi indù.
All’ingresso della grotta c’è una bocca demoniaca che rappresenta il dio Bhoma ed all’interno si trova la statua di Ganesh, la divinità Indù a forma di elefante.
E’ molto piacevole addentrarsi tra la vegetazione, tra scalini e ponti da percorrere ed attraversare, alla scoperta di piccoli spazi dedicati al culto e alla preghiera.
PURA GUNUNG KAWI TEMPLE
Anche questo tempio si trova a poca distanza dalla cittadina di Ubud (30 minuti circa in macchina) e lo ricordo perfettamente per il numero esagerato di scalini che si devono fare per raggiungerlo.
Si scende per visitarlo e complicata è la risalita! Soprattutto sotto il sole cocente! Ma vale la pena affrontare la fatica! 🙂
Ai lati degli scalini in roccia, sul terreno, sono state costruite piccole casette dove i balinesi vendono prodotti di artigianato locale e mentre scendi, potrai godere dello splendido panorama che le risaie regalano. Colori accesi ed un’atmosfera puramente autentica.
Fatti tutti gli scalini, si raggiunge un torrente ed una montagna nella cui roccia sono stati scavati monumenti funebri.
Anche questo tempio è immerso nella vegetazione.
TIRTHA EMPUL TEMPLE (o HOLY WATER TEMPLE)
Questo è davvero un tempio speciale. Si trova sempre nella zona di Ubud, a nord di Tampaksiring ed è uno dei più importanti templi dell’isola per il poter magico che viene attribuito alle sue acque, provenienti da sorgenti considerate sacre. Qui i balinesi, ma anche i turisti, vengono per immergersi e purificarsi.
Qui ci sono giardini e laghetti meravigliosi, scattavo fotografie e avevo la sensazione di essere all’interno di un quadro.
L’atmosfera è magica e vivere la spiritualità del posto diventa naturale. Bisogna stare in silenzio ed ascoltare ogni singolo suono: dall’acqua che scorre ai rumore della foresta che circonda il tempio.
Sento quella sensazione ancora oggi, a distanza di mesi…quella splendida sensazione di pace interiore.
Nel prossimo post vi parlerò degli altri templi visitati! 😉