Viaggiare rende felici..gli adulti ed anche i più piccoli!


Francesca

Sono Francesca, travel blogger e consulente freelance, vivo in Lombardia con mio marito, compagno di vita e di lavoro, e mio figlio. La mia passione per i viaggi è nata credo “per colpa” dei miei genitori che fin da bambina mi hanno portata ad esplorare il nostro paese. Per loro, timorosi di sperimentarsi con una lingua diversa dalla propria, le vacanze erano in Italia ma i ritorni erano “vietati” e ogni volta si partiva per una nuova meta rigorosamente in auto.
Io invece appena ho potuto permettermi un volo aereo ho sempre cercato di andare lontano per poi riscoprire l’Italia solo dopo la maternità, ma i miei viaggi continuano a essere quasi sempre on the road, proprio come da bambina.

bryce canyon usa

Quando hai lasciato l’Italia per fare il tuo primo viaggio?

Il primo viaggio fuori dai confini italiani l’ho fatto a 19 anni.

Sei viaggiatrice e mamma. Come è cambiato il tuo modo di viaggiare dopo la nascita di tuo figlio?

Il cambiamento è stato da tanti punti di vista, innanzitutto dopo che il bimbo ha compiuto due anni abbiamo dovuto fare i conti con i costi di un ulteriore biglietto aereo, cosa che ci ha condizionato nella scelta delle destinazioni e soprattutto nei viaggi a lungo raggio.

Di contro però viaggiare con un bimbo piccolo è stato per me molto importante nei primi anni perché, con un bimbo vivace e poco amante del sonno ma molto curioso, viaggiare era un modo per gestirlo più facilmente. Così, quando non si poteva partire per una meta lontana, abbiamo riscoperto l’Italia insieme a lui, trovandola bellissima.

viaggio on the road USA

E poi viaggiare con un bimbo ti obbliga a vedere le cose da un altro punto di vista perché per lui il mondo è completamente nuovo e non ci sono sovrastrutture ma anche a prendere le cose con più calma, perché magari capita di rimanere ore in un parco giochi o, adesso che è più grande, in un museo.

A maggio siete partiti per gli States, per un viaggio “on the road”. Come è stata questa esperienza?

Il nostro viaggio in USA è durato 70 giorni ed è stato un coast to coast da Los Angeles a New York. Per noi è stato un sogno realizzato ma anche un percorso come viaggiatori e come famiglia.

Metà del viaggio l’abbiamo fatto in camper, un’esperienza meravigliosa che ci ha permesso di dormire in posti incredibili, nel silenzio delle foreste e sotto un cielo pieno di stelle come non ne avevo più visti da anni. L’altra metà invece è stato un on the road organizzato con lo scambio casa, un modo di viaggiare che ci ha permesso anche di risparmiare oltre che averci fatto conoscere persone splendide che hanno arricchito il nostro viaggio.

south dakota wind cave park

Questo viaggio poi per noi era denso di significati per molti motivi, tra cui il fatto che quasi 10 anni fa proprio a New York abbiamo deciso di sposarci e per questo, dopo 7 anni, abbiamo scelto di rinnovare i voti a Las Vegas. Inoltre sia io che mio marito abbiamo anche lavorato in viaggio, cosa non sempre facile da conciliare con i ritmi di un coast to coast e quelli di un bambino ma anche questa è stata una sfida e quando siamo arrivati a New York l’emozione è stata enorme.

Tra gli stati visitati, qual’è stato quello che vi ha colpito di più?

Se dovessi dirti uno stato ti direi il South Dakota, per la bellezza dei panorami, per la gentilezza delle persone incontrate lungo il cammino e per la sensazione di trovarsi in un angolo degli States molto “vero” e poco turistico.

bryce canyon usa

Per chi vuole intraprendere un viaggio di questo tipo, che consiglio daresti?

Il nostro è stato un viaggio lungo fatto con un bimbo di cinque anni, la scelta di noleggiare un camper in questo ci ha aiutati a gestire gli spostamenti e proprio grazie a questo mezzo siamo stati liberi di cambiare itinerario in corsa e di fermarci dove più ci piaceva o dove era necessario. Per questo a chi vuole fare un’esperienza del genere coi bambini consiglierei di valutare il camper perché permette una liberà maggiore e facilita anche l’organizzazione di pasti e trasferimenti.

The Dream List: tre città che desideri visitare o dove andresti a vivere (almeno per un periodo)

Tre città che sogno di visitare sono New Orleans, Darwin e Auckland. Sul dove mi piacerebbe vivere almeno per un po’ ti dico che, mentre eravamo a Los Angeles, ho fantasticato parecchi sul come sarebbe vivere a Venice

Tre parole per descrivere perché dobbiamo viaggiare

 Perché viaggiare rende felici. O almeno questo è il motivo per cui viaggio io… 🙂

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