Domande e risposte, da una backpacker “work in progress”.
Il mio primo viaggio da backpacker mi ha insegnato tantissime cose, ho imparato ad affrontare situazioni inaspettate e ad adattarmi a condizioni molto diverse dalla mia vita quotidiana. Prima di partire mi facevo mille domande, domande a cui ho trovato risposte in questi ultimi mesi e che ora voglio condividere.
Ricordo ancora perfettamente il pomeriggio che ho trascorso da Decathlon per cercare di capire quale fosse lo zaino da backpacker più adatto a me, ero in crisi totale. Mille domande sulla grandezza, cosa metterci dentro, la fatica che avrei fatto a portarlo. E poi ancora i visti, i biglietti aerei, le informazioni di viaggio, le paranoie.
Tante domande che poi, una volta partita, trovano risposta da sé e non c’è niente di più bello che realizzare che tutto si organizza, tutto si fa, tutto procede da sé. Anche quando sei dall’altra parte del mondo.
Da quando sono partita, tante persone mi hanno fatto diverse domande, spesso le stesse, perché gli argomenti e i dubbi non sono stati solo i miei ma sono quelli di tutti, di tutti coloro che vogliono partire come ho fatto io.
E allora le voglio elencare qua, dalla più importante alla più divertente, così che possiate essere pronti, quando avrete un biglietto aereo di sola andata tra le mani! 😉
1. Ma con i visti, come hai fatto?
Semplice, basta informarsi sul web prima di partire. Io ho dato un’occhiata in primis al sito Viaggiare Sicuri, sito ufficiale della Farnesina. Qui si trovano informazioni ufficiali e sicure, ma non mi sono limitata solo a questa pagina web, spesso ho dato un’occhiata anche blog dedicati, a seconda della destinazione, leggendo le esperienze di altre persone.
Si ottengono informazioni spesso utilissime non solo sul visto, ma anche sui biglietti e sui controlli passaporti, per sapere ad esempio se quando si entra in un determinato paese ti viene chiesto o meno il biglietto di uscita.
Le regole variano da paese a paese, ma posso dirvi che per Vietnam, Thailandia, Filippine, Singapore e Australia, io non sono dovuta passare da nessuna ambasciata. Si applica on line o il visto viene concesso direttamente in aeroporto. Per alcuni paesi il visto si paga, e per sicurezza, è sempre meglio avere un biglietto di uscita (anche se non viene richiesto sempre).
2. Come hai fatto ad organizzare tutti gli spostamenti senza avere un piano preciso?
E’ proprio questo il bello! Non serve nessun piano! Su questo aspetto avevo mille dubbi anche io prima di partire, ma poi ti rendi conto che tutto è molto più semplice di quanto si creda. Non organizzare nulla è la cosa migliore perché non sai mai cosa ti capiterà, chi incontrerai…Durante il viaggio la mente si riempie di idee e ispirazione, e molto probabilmente cambierai idee decine di volte. Io volevo viaggiare per due mesi, sono via da 6 e sono finita in Australia! 🙂
Io avevo in testa una lista di paesi che avrei voluto vedere e man mano ho iniziato a concretizzare il tutto, giorno dopo giorno, prenotando voli, ostelli, cambiando itinerario, etc…e tutto viene da sé!
3. Ma con i soldi come fai? Sei ricca per poter viaggiare così tanto senza lavorare!
Innanzitutto non sono ricca e sono partita con dei risparmi da parte. Mesi prima di intraprendere questo viaggio, ho lasciato il mio lavoro per iniziare come freelance, proprio perché sapevo che sarei stata via per un po’. Quindi in parte lavoro come freelance, anche se in viaggio, ammetto, non è facile.
Paura di finire tutti i soldi? Si, a volte. Ma quando sono partita, pur non essendomi data un budget, avevo ben chiaro in testa che non sarei tornata a casa con il conto in bianco. “Prima che i soldi inizino ad essere pochi, torno a casa”. Questa era ed è la regola principale.
Ognuno organizza il proprio viaggio come crede e di fatto, se uno vuole, può fermarsi da qualche parte a lavorare, soprattutto qui in Australia, che di soldi se ne fanno parecchi.
4. Ma non ti mancano la famiglia ed i tuoi amici?
Vivo a Barcellona da ormai tre anni e la mia famiglia e i miei amici più cari, mi mancano da tre anni. Non dipende quanti chilometri sei distante o in che continente sei, gli affetti mancheranno sempre. Ma la mia voglia di viaggiare è troppo forte e so anche che i veri amici e la famiglia ci saranno sempre, come ci sono sempre stati da quando ho lasciato la mia città natale.
E da quando sono partita per questo viaggio, ne ho avuto ancora di più la conferma. Gli affetti più stretti sono sempre stati con me e sempre ci saranno.
5. Non hai paura a viaggiare da sola?
Sinceramente no e ho sempre cercato di affrontare ogni situazione con la massima attenzione e responsabilità. Di fatto non ho mai viaggiato da sola, ho sempre conosciuto belle persone con cui ho condiviso momenti e ricordi fantastici. Non dipende quanto lontano sei e non è il paese sconosciuto ad essere pieno di “cattive” persone, anzi….il pericolo può essere ovunque, anche dietro casa. E viaggiare da soli insegna più di quanto ci si immagini.
6. Come hai fatto a preparare lo zaino se non sapevi quanto saresti stata via?
Su questo argomento ho scritto un post dedicato, però scrivo due righe anche qui. Semplicemente mettendo dentro lo stretto necessario, sapendo che per un tot di mesi si indosseranno sempre le stesse cose. E non sarà una tragedia, anzi, ci si rende conto di quante cose futili abbiamo nel nostro armadio. E poi qualche accessorio per il bagno e attrezzatura tecnologica.
7. Ma viaggiando, dove lì lavi i vestiti?
Anche in questo caso la risposta è molto semplice. In moltissimi ostelli e spesso anche nei caravan park, si trovano le lavatrici. Ovviamente si tratta di lavatrici condivise, usate da chi alloggia nell’ostello o nel campeggio e spesso, soprattutto nei caravan park, si deve pagare qualche dollaro. Però vanno benissimo per lavare le proprie cose quando se ne ha bisogno.
8. Con il mangiare come fai? Mangi sempre fuori nei ristoranti?
No, non mangio sempre nei ristoranti, anzi quasi mai. Prima di tutto c’è da dire che in Asia tutto costa pochissimo e quando si mangia “fuori casa” si spendono pochissimi euro (2/3€) per un ottimo piatto di noodles o di riso e non si va nei ristoranti ma locali, bar, o piccoli localini gestiti da famiglie.
Spesso ho fatto la spesa e mangiato negli ostelli, dove ci sono le cucine e le aree comuni per mangiare (e fare nuove amicizie). In Australia soprattutto, ho sempre fatto la spesa, perché per mangiare fuori, devi donare un rene…o quasi! 😉
In Australia si trova anche il barbecue ovunque, anche nei parchi urbani, per cui un po’ di carne, verdure e la cena è fatta (per le grandi serate ahahah), altrimenti ci si accontenta con alimenti non troppo elaborati e soprattutto economici, come il riso…che soprattutto in Asia, non manca!!
9. Le cose di valore le porti sempre con te?
Il passaporto sempre (a parte quando l’ho dovuto lasciare qualche giorno ad Hanoi per il rinnovo del visto in Vietnam). E poi carte di credito e cellulare sempre con me. Altre cose, come PC, tablet o macchina fotografica, negli armadietti a chiave degli ostelli. Per questo la scelta degli ostelli, dipendeva anche dalla presenza o meno degli armadietti.
Nei caravan park gli armadietti non ci sono, ma le cose di valore vengono messe in macchina o nel van, chiusi a chiave. E ci si fida, perché non so spiegare, ma ho sempre avuto sensazioni molto positive sulla sicurezza.
10. Ma quando ti serve qualcosa, dove la compri?
So che fuori dalla propria comfort zone, tutto sembra diverso e complicato, ma vi assicuro, i supermercati sono ovunque! 🙂
Sono diversi, è vero. Spesso non si trova esattamente ciò che cerchi, dal cibo agli accessori per il bagno.
Nelle Filippine non esiste la schiuma per i capelli, in Vietnam la crema corpo è solo sbiancante, latte e formaggi freschi non si trovano e tanti prodotti importati costano troppo. Ma si sopravvive e soprattutto si sperimenta. E c si adatta.
E va bene così, perché quando si parte per un viaggio come questo, bisogna aprire la mente e tutto sarà meravigliosamente più semplice, senza dubbi né preoccupazioni.
Se però avete ancora qualche domanda, sono pronta a risponderti! 🙂
Ciao Martina.
Sto iniziando a preparare il mio primo viaggio da backpacker, che farò a luglio dell’anno prossimo.
Ti ringrazio per tutte le dritte, che sto trovando molto utili, sia per quanto riguarda la preparazione dello zaino che per gli altri aspetti.
Avrei una domanda…
Io ho intenzione di iniziare a viaggiare da backpacker in solitaria ma in compagnia del mio cane, una “specie” di pinscher.
Secondo te quali sono i problemi causati dal viaggiare (sia a piedi che in autobus-pullman) con un cagnolino?
Ti ringrazio.
Giorgio
Ciao Giorgio!! Mah guarda, con un cane di piccola taglia come un pincher non dovresti aver problemi, in Asia non credo valgano tutte le regole nostre legate a trasportino e museruola! In ogni caso per gli spostamenti in bus, ci sono così tante agenzie ovunque che magari potrai chiedere e sentire chi ti fa meno problemi dovendo viaggiare con il cane a bordo. L’altra cosa magari sono gli ostelli, meglio verificare prima se accettano animali.
Una mia carissima amica ha fatto due anni (in due periodi separari in realtà per questione di visti) in Australia come backpaper. Per lei è stata un’esperienza bellissima e per me è stato bellissimo leggere il suo blog di quel periodo 🙂
Si, è una di quelle esperienze che si ricordano per sempre!! 🙂
Concordo con tutto quello che hai scritto, aggiungerei solo che una volta che provi l’esperienza da backpacker la nostra idea di essenziale si assottiglia molto di più rispetto a quello che consideriamo essenziale a casa 🙂
Esatto, hai pienamente ragione!!!